Da Caprari a Di Francesco: la crisi della Sampdoria inizia nel 2019
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Da Caprari e Di Francesco alla mancata cessione: la crisi della Sampdoria inizia nel 2019

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La crisi della Sampdoria inizia nel 2019 tra Covid, affari sfumati e mancata cessione alla cordata di Vialli. L’analisi

La Sampdoria sta attraversando il periodo più cupo della sua storia. I continui conflitti tra il CdA e Massimo Ferrero, uniti alla crisi economica e ai deludenti risultati sportivi ottenuti in Serie A, mettono a repentaglio il futuro del club blucerchiato. Tale situazione non è altro che il risultato di scelte sbagliate nel 2019, anno in cui la Sampdoria avrebbe potuto godere di una nuova luce portata da Gianluca Vialli. L’ex attaccante aveva formato una cordata insieme agli imprenditori Jamie Dinan e Alex Knaster (ora a capo del Pisa), entrambi in visita a Genova circa quattro anni fa. L’accordo per l’acquisto della Sampdoria venne raggiunto, poi il filotto negativo di Eusebio Di Francesco e il conseguente abbassamento dell’offerta irritò Ferrero, che a quel punto fece saltare il banco. Se l’attuale proprietario avesse accontentato la controparte, rinunciando così a qualche milione, probabilmente la Samp non starebbe navigando in acque tempestose.

Oltre al discorso legato alla cessione, pesarono la buonuscita concessa a Di Francesco per la risoluzione del contratto, una serie di acquisti onerosi (su tutti Manolo Gabbiadini dal Southampton) e la mancata vendita di Gianluca Caprari al Sassuolo: il calciatore si fece male e rimase in blucerchiato, evitando una plusvalenza vitale sui conti e un netto risparmio sull’ingaggio. La Sampdoria chiuse il 2019 con una perdita di 12 milioni di euro, prima avvisaglia che il “giocattolino” di Ferrero si stesse rompendo definitivamente. In considerazione del fatto che il Viperetta non possedeva fondi per garantire la sopravvivenza della società. A dare il via libera al tracollo finanziario fu l’inaspettato avvento del Covid, che generò perdite a tutti i club calcistici. In particolare la Sampdoria, ormai fragile.

Adesso è facile addossare colpe all’attuale Consiglio di Amministrazione, che in tutti i modi possibili è alla ricerca di una soluzione atta al bene della Sampdoria. Ma il responsabile è soltanto uno (anzi due, se pensiamo anche a Edoardo Garrone…), il quale ha preferito anteporre gli interessi personali e rischiare sulla pelle di una società gloriosa come quella blucerchiata. E non sazio, continua a mettere il bastone tra le ruote.

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