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Sampdoria, Donati e il dilemma della difesa a tre in vista dei prossimi impegni di campionato: ecco cosa filtra
Sampdoria, il tecnico blucerchiato Massimo Donati sta valutando se continuare a proporre o meno la difesa a tre nelle prossime partite
La Sampdoria sembra aver trovato una certa stabilità tattica con l’adozione della difesa a tre, un modulo che, almeno in teoria, garantisce una maggiore copertura e solidità al reparto arretrato. Tuttavia, come sottolineato da Tuttosport, il tecnico Massimo Donati deve ancora sciogliere diversi nodi per capire quale sia la migliore configurazione possibile. Se da un lato l’assetto tattico sembra funzionale, dall’altro la gestione dei difensori a disposizione presenta non poche incognite.
I nuovi arrivi e le assenze importanti
Il principale punto interrogativo riguarda i nuovi innesti, che non sono ancora stati testati a fondo in un contesto di gara ufficiale. Hadzicadunic e Coubis rappresentano due scommesse su cui la squadra punta, ma il loro vero valore e il loro grado di adattamento ai meccanismi difensivi devono ancora essere verificati sul campo. Al momento, la difesa può contare su nomi come Riccio, Ferrari e Vulikic, che offrono una base di partenza solida.
La situazione è ulteriormente complicata dalle assenze di due elementi importanti. Giorgio Altare e Simone Romagnoli sono attualmente fuori lista, poiché indisponibili per problemi fisici. La loro assenza riduce le opzioni a disposizione del tecnico e rende ancora più cruciale l’integrazione dei nuovi arrivati. La loro indisponibilità costringe l’allenatore a fare i conti con un organico difensivo ridotto, almeno per il momento.
L’importanza del modulo e il ruolo dei singoli
La scelta della difesa a tre non è casuale. In un campionato competitivo come la Serie B, la solidità difensiva è spesso la chiave per ottenere risultati. Questo modulo permette di avere un uomo in più in area e di coprire meglio gli spazi, offrendo maggiore protezione. Tuttavia, per funzionare al meglio, richiede la piena intesa e la sincronia dei difensori. Per questo motivo, il tecnico deve lavorare intensamente per integrare i nuovi acquisti e per far sì che il reparto arretrato diventi un blocco unico e inattaccabile. Le prossime settimane saranno cruciali per capire se la difesa a tre, con i suoi interpreti attuali, potrà essere il punto di forza della Sampdoria.
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