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Ferrari: «Non pensiamo alla cessione. Con Giampaolo faremo bene»

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Alex Ferrari, difensore della Sampdoria, ha fatto il punto ai microfoni di Primocanale dal ritiro di Ponte di Legno

Alex Ferrari, difensore della Sampdoria, ha fatto il punto ai microfoni di Primocanale dal ritiro di Ponte di Legno. Le sue parole.

CONDIZIONE«Abbastanza bene, ci siamo allenati durante l’estate e siamo arrivati pronti. I primi giorni stiamo andando bene».

RITIRO«L’inizio non è subito a cento all’ora, arriveremo a fine ritiro che saremo un po’ più stanchi».

CINQUE ANNI ALLA SAMPDORIA«Una bandiera mi sembra esagerato. Le bandiere sono Quagliarella, Vialli e Mancini. Sono cinque anni che sono qui, sto bene e voglio restare il più possibile. Certo, 50 presenze non sono poi tantissime».

MOVIMENTI IN DIFESA«In ritiro poni le basi. Partire subito aiuta molto. Ho già avuto Giampaolo e sono agevolato. Con Omar sono cinque anni che giochiamo insieme, ci conosciamo alla perfezione».

TEMPI MORTI «Quando non ci alleniamo stiamo in compagnia, abbiamo le camere singole e passiamo il tempo anche con le Serie TV».

CESSIONE SAMPDORIA«Sinceramente alla cessione non ci pensiamo. Ci tranquillizzano ogni giorni. Conta il campo, noi ci concentriamo su quel rettangolo lì».

MONZA ON FIRE«Ho dato un occhiata, pur non essendo attento al mercato. Mi pare che il Monza stia spingendo tanto. Sarà un campionato anomalo. Noi ce la metteremo tutta per fare un campionato diverso da quello scorso, soffrire il meno possibile».

RIGORE DERBY«Purtroppo anche io penso che sia stato un rigore generoso. Ma con le regole di oggi era giusto darlo. Come mi hanno detto i tifosi è stato più bello così. Da quando è arrivato Giampaolo su queste cose qui abbiamo lavorato molto. Obiettivamente è dura quando succedono cose così, evitarle. Se ti tirano da un metro addosso, è dura levare la mano».

QUAGLIARELLA«Quagliarella? Fabio è un esempio dentro e fuori dal campo. Da lui si può imparare tanto. È un grande giocatore e un grande uomo. Ho avuto la fortuna di giocarci insieme e mi ha fatto crescere tanto. Ha movimenti da grande attaccante. Non gli si può dire nulla».

ATTACCANTI CHE FANNO PAURA – «Lukaku, secondo me, è uno degli attaccanti che possono creare più paura. Con lui Lautaro. Scamacca l’ho affrontato quando non era al cento per cento, non posso valutarlo bene. Ha tanto mercato per cui ha sicuramente dei valori».

OBIETTIVI«Non so dove collocare la Sampdoria in una griglia di partenza. Noi lavoriamo per migliorarci e per arrivare nella parte sinistra della classifica».

INFORTUNI SCORSA STAGIONE«Gli infortuni hanno inciso tanto. Ci è mancato Gabbiadini. Damsgaard che stava bene e ci è mancato. Ci è mancato anche Fabio ad un certo punto. Altre cose che non sono andate, piccole ma che messe insieme diventano un grosso problema».

BANDIERE E MODELLI«I miei modelli erano Cannavaro e Nesta. Come calciatore in generale è sempre stato Totti il mio eroe. La speranza è che si ritorni a un calcio come quello. La vedo molto dura. Le bandiere non sono più scontate. È tutto diventato molto più fluido dove si cambia molto».

CALENDARIO«Sono due o tre anni che abbiamo un avvio di campionato duro. Ripartendo subito con un tecnico che conosciamo bene, che io ho avuto anche quattro anni fa, che riesce a mettere la sua impronta di gioco, possiamo subito fare bene».

TIFOSI«A Marassi quando vogliono farti vincere una partita riescono a farlo i nostri tifosi. Ho ancora i brividi del boato dopo la parata di Audero. Durante il rigore avevo la sensazione che lo parasse, l’ho guardato e ho detto “lo para”. Appena ho visto che andava al VAR mi sono preoccupato. Poi ho visto la faccia di Emil e ho avuto la sensazione che lo parasse».

OBIETTIVO PERSONALE – «Io mi metto a disposizione di Giampaolo. Il mio obiettivo è giocare al meglio delle mie possibilità in più partite possibili. Terzino o centrale? Per me non cambia molto, ora faccio il centrale e va benissimo così».

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