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Giampaolo cripitco: «Gabbiadini? Rispetto per Defrel». E su Tavares…

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Il tecnico della Sampdoria non vuole cali di attenzione: «Con il Frosinone è una partita da vincere»

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Il tecnico della Sampdoria Marco Giampaolo analizza in conferenza stampa la sfida contro il Frosinone«Lo score è buono, nelle ultime dieci abbiamo perso solo con Napoli e Juventus che sono di un’altra categoria, magari riuscissimo ad avere questo tipo di continuità. Con il Frosinone è una partita da vincere, ma so che è un avversario che non vuole perdere. La partita nasconde tante insidie, noi dobbiamo provarci fino in fondo. Abbiamo il pronostico dalla nostra, ma non significa nulla. I pronostici sono lì per essere smentiti. Bisogna giocarla in maniera seria perché il Frosinone è cresciuto. Credo che verrà a fare una partita attenta. Come sistema di gioco loro garantiscono un’adeguata copertura in campo. Non rinunciano a ripartire, a venirti a prendere. Laddove non dovessimo trovare spazio ci vorrà pazienza. Non bisognerà regalare il possesso palla, ma trovare spazio per far male all’avversario, mantenendo comunque gli equilibri. Dovremo fare una partita attenta, come abbiamo fatto nell’ultimo periodo contro squadre quadrate e fisiche».

Settimana ottima per i blucerchiati: «La squadra si è allenata bene, li ho visti frizzanti, giusti. Abbiamo recuperato tutti tranne Barreto e Caprari. Stanno bene tutti, abbiamo fatto i miracoli recuperando anche Andersen. Adesso abbiamo le pozioni magiche. A sinistra gioca Tavares. Gabbiadini dal primo minuto? Secondo me è una mancanza di rispetto nei confronti di Defrel, l’ultima partita in casa è stato straordinario. Giocheranno Gabbiadini, Defrel e Quagliarella. Può darsi anche che giochi Sau. Gli attaccanti giocano, chi da subito? Due sì, due no. La prima settimana di allenamenti di Sau è stata in crescendo, bisogna comunque dargli il tempo di capire bene tutto. Campo nuovo, sistemi di gioco nuovi, ambiente nuovo. Veniva da un periodo di inattività, ma ieri e stamattina l’ho visto sempre più integrato con i compagni»

Quattro vittorie di fila nelle ultime quattro in casa, il trend è positivo ora che ci sono nove partite su sedici: «Noi in questi tre anni abbiamo fatto tutto e il contrario di tutto. Siamo partiti che non eravamo una macchina da guerra in casa e lo siamo diventati, poi abbiamo fatto fatica fuori casa. Abbiamo fatto grandi risultati con le grandi e perso con le piccole. Se avessimo numeri pari in tutte le cose che abbiamo fatto potevamo anche essere secondi, terzi. Sono valutazioni che si fanno. Non ci siamo fatti mancare nulla, ma bisogna anche essere realisti. Questo non toglie che dobbiamo lavorare per migliorarci sempre. In casa penso che abbiamo fatto sempre bene anche per quella risorsa straordinaria che è il nostro pubblico. In tre anni che sono qui non ho mai sentito i nostri tifosi fischiare la squadra, non capita da nessuna parte in Italia. Solo qui. Quest’anno siamo riusciti a fare meglio anche fuori casa, ma di acquisito non do nulla. Ripeto i concetti alla nausea per migliorare le cose che non vanno anche a costo di rompere i coglioni alla squadra, in senso buono ovviamente».


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