Sampdoria, qual è l’idea di gioco di Stankovic? Se si guardano i moduli…

Dopo 23 partite disputate non è ancora chiara l’idea di gioco di Stankovic alla Sampdoria: i numeri dei moduli

Dejan Stankovic non può essere definito un tecnico “talebano”, nomignolo molto caro a una fetta di tifosi in perenne lotta con il suo predecessore Marco Giampaolo, ma nemmeno può essergli attribuito il merito di aver cambiato il volto della Sampdoria con le sue scelte di modulo. Anzi, Dejan Stankovic ha dimostrato come anche sulla scelta tra difesa a quattro e tre non abbia ancora le idee chiare. Qualche alibi, come al suo predecessore, gli è concesso: ha una squadra malcostruita, vive una situazione ambientale senza precedenti, deve motivare un gruppo che sta dimostrando la sua fragilità partita dopo partita.

Ma vediamo i freddi numeri delle scelte operate da Stankovic. Solo a livello puramente statistico le uniche due vittorie convincenti sono arrivate con la difesa a tre (a Sassuolo e contro il Verona). I tre punti conquistati in maniera rocambolesca contro la Cremonese non fanno testo dato che era appena subentrato al sistema di gioco del suo predecessore (in quella partita la Sampdoria si è schierata con il 4-2-3-1). La difesa a quattro però non è uscita presto dai radar del tecnico (ha utilizzato quattro volte il 4-2-3-1, due il 4-4-2 e una volta il 4-4-1-1). Il modulo più gettonato è stato il 2-3-1-4 (utilizzato una decina di volte) seguito dal 2-4-3-1 (per sei volte). La difesa a quattro, dicevamo, è tornata di recente contro Cremonese (sconfitta per 3-2 e Roma 3-0).