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Sampdoria, Giampaolo: «Rigore? Aureliano mi ha spiegato. Non voglio rotture dal mercato»

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Marco Giampaolo, tecnico della Sampdoria, ha parlato al termine del match di Serie A contro la Lazio: le dichiarazioni

Marco Giampaolo, te della Sampdoria, ha parlato al termine del match di Serie A contro la Lazio. Le dichiarazioni ai microfoni di DAZN.

SALERNITANA«Le cose che non vanno bisogna sottolinearle. La decisiva ora sarà quella di domenica. La responsabilità è sempre la mia, me l’assumo io. I calciatori lo sanno e poi rispondono a me. Bisogna anche capire le motivazioni perché si gioca una partita di un tipo o di un altro. Contro una Lazio forte, molto forte, abbiamo fatto una gara di sacrificio. La cilindrata della Sampdoria è diversa da quella della Lazio e abbiamo avuto meno giorni di recupero. La Sampdoria ha cercato di tenere il pallino del gioco nel secondo tempo, la Lazio è un po’ una bestia nera per noi e sono contento per i miei ragazzi».

PARTITA«Avevamo preparato in un modo la partita. Sapevo che avremo dovuto giocare in una determinata maniera. Le squadre sono un po’ calate, ci siamo assunti qualche rischio ed è giusto passare ai due attacchi in un momento come quello della partita».

STRATEGIA«All’inizio abbiamo usato una strategia. La loro qualità ci ha fatto soffrire. Dopo venti minuti abbiamo alzato il baricentro. Nel secondo tempo l’attaccante in più e Djuricic da mezzala hanno alzato il livello. Siamo anche stati pazienti a far girare il pallone».

RIGORE«Quagliarella? Aureliano mi è piaciuto. Mi ha detto che andare al Var non significa dare per forza un rigore, lui si è assunto la responsabilità della sua scelta. Mi piace come risposta, è una scelta di personalità. Va bene anche se a mio discapito. La decisione? Fabio tenta di prendere la palla, l’avversario gli sta addosso. Ci può stare come no. La differenza l’ha fatta lui nell’assumersi la responsabilità».

CALCIOMERCATO«Mi aspetto di non avere rotture di scatole. Non voglio gente scontenta. Non voglio gente indecisa su quello che vuole fare. Io mi aspetto che la società chiarisca queste cose con i calciatori. Ne ho diversi con il mal di pancia e queste cose vanno chiarite. La forza di un gruppo è la coesione e lo spirito collettivo. La società deve fare il suo da questo punto di vista. Meno rotture di scatole ho, meglio è».

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