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Sampdoria, l’ex Volpi: «Speravo in un addio diverso. Si ruppe qualcosa»

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Sampdoria, l’ex Volpi: «Speravo in un addio diverso, ma con Mazzarri si ruppe qualcosa. Sfiorai il Real Madrid, l’offerta venne rifiutata»

Sulle frequenze di Radio Musica Television, l’ex regista blucerchiato Sergio Volpi ha riavvolto il nastro degli anni alla Sampdoria e commentato la situazione attuale in Serie A.

NOVELLINO – «Non posso fra altro che parlarne bene. All’inizio il rapporto non era dei migliori, ci fu un momento in cui io volevo andare via dal Venezia, ma ebbe ragione lui e rifiutò di mandarmi, dandomi sempre più fiducia. È una persona che sa e vive di calcio e questo è ciò che pensano la maggior parte dei giocatori che sono stati allenati da lui».

MAZZARRI – «Ci sono dinamiche che spesso non vanno come si vuole. Fino a dicembre c’era un buon rapporto, poi qualcosa si è rotto. Speravo di chiudere diversamente la mia esperienza alla Sampdoria, dopo gli ottimi risultati della squadra e il mio poco impiego decisi di andare via».

RETROSCENA – «Con il Real Madrid c’è stato un interessamento quando Sacchi faceva parte del club spagnolo. Mi volevano in prestito, ma la proposta fu rifiutata dalla Sampdoria. Poi ebbi un’occasione di andare in Giappone, ma a 32 anni decisi di restare a Genova».

I GOL – «Ne ho fatti pochini, ma ci tengo alla rete che segnai dopo appena 20 secondi contro l’Inter: all’epoca ero al Venezia, quel giorno vincemmo 3-1. Sono legato anche al gol promozione a Bari e ad altri con la maglia della Sampdoria, come quello contro la Reggina».

DERBY – «Mi ricordo i primi derby nell’anno della promozione. Ne giocammo tre e li vincemmo tutti. È una partita particolare, bella da vivere, c’è tanta carica da parte dei tifosi che ti danno un qualcosa in più. Sono grandissime emozioni, difficili da descrivere».

SAMPDORIA – «Questa non è una stagione positiva, ma questi sono i rischi quando si cambiano diversi giocatori, pertanto può capitare di affrontare un’annata più difficile. Sono convinto che la Sampdoria si salverà».

RIPRESA – «Non ero favorevole al ritorno in campo, assistere alle partite di Bundesliga senza tifosi è molto triste, inoltre bisogna rispettare le persone scomparse a causa del Coronavirus».

CONTRATTI – «Tra poco ci saranno delle nuove regole e il termine della scadenza sarà prorogato. Il contratto sarà rispettato e il calciatore avrà la possibilità di accasarsi altrove o rinnovare. Il problema principale sarà quello di garantire la sicurezza in campo».

POLEMICHE SUGLI ORARI – «Non va mai bene a nessuno, qualunque decisione sia presa. Bisogna rispettare le scelte della Lega, ma questo mi sembra l’ultimo dei problemi».

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