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Sampdoria, Mannini ricorda: «Non digerirò mai la retrocessione»

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Daniele Mannini, doppio ex giocatore di Sampdoria e Brescia, ha parlato in vista del match del Ferraris: le dichiarazioni

Daniele Mannini, doppio ex giocatore di Sampdoria e Brescia, ha parlato del suo passato blucerchiato, in vista del match del Ferraris. Ecco le dichiarazioni riportate sui taccuini dell’edizione genovese de La Repubblica.

LAVORO – «Faccio il manager nella azienda di mio suocero. Ho sviluppato due brand, inventando due marchi».

ESPERIENZA NEI DILETTANTI – «Solo per socializzare, ma erano troppo giovani. Ho giocato 4 partite e mi sono dovuto operare al menisco».

FORTUNA – «A Genova stavo benissimo , ero anche vicino a Viareggio e potevo tornare a casa quando volevo. Ora sono tre anni che non vedo neppure una partita. Amo il venerdì come tutte le persone normali. Non ho mai pensato di continuare, mi considero fortunato ad avere giocato. Volevo una vita meno stressante e lo dovevo a mia moglie, che si occupava della famiglia mentre giocavo».

SAMPDORIA e BRESCIA – «In Lombardia ho avuto il mio trampolino di lancio. Hanno creduto e investito nelle mie qualità. Nutro grande riconoscenza, investire su un giovane non è facile. Attraverso l’anno a Napoli, dove ho conosciuto un palcoscenico unico per il calcio, sono arrivato a Genova e il 4-4-2 di Delneri era perfetto per le mie caratteristiche. Mi sono sempre espresso al meglio come esterno sinistro. Se mi toglievano la linea, come riferimento non mi sentivo più a casa».

RETROCESSIONE – «Non la digerirò mai sono passato dalla gioia alla sofferenza e il bilancio complessivo è negativo. Ma impegnavo al massimo, ma non rendevo. Una sofferenza».

QUARTO POSTO – «Siamo partiti bene perchè eravamo tutti al posto giusto e nel momento giusto. Il classico momento difficile è stato superato con la vittoria di Udine, dopo essere andati sotto. Abbiamo avuto grande reazione , volevamo dimostrare compattezza».

CALCIO IN TV – «Preferisco il tennis, oppure cucinare, la mia specialità è la cottura a bassa temperatura. Domani andrò a vedere Manchester City-Chelsea, ma per il piacere della mia compagnia, in questo caso mio fratello».

PISA – «Era la mia squadra da bambino, dove mio padre Alessandro ha giocato e allenato. Sono andato tre volte , l’ultima volta o ottenuto una storica promozione allo spareggio, con Gattuso in panchina contro il Foggia di De Zerbi, bello come giocare in Serie A per tifo, passione e livello tecnico. La passione dei tifosi è la parte romantica del calcio. si riaccende facilmente. Regalano una carica speciale».

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