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Sampdoria piccola con le piccole: così non si va in Europa

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La debacle della Sampdoria a Benevento mette in evidenza i limiti dei blucerchiati: i punti persi con le piccole sono troppi per puntare ad un posto in Europa

Lascia piuttosto costernati la prestazione della Sampdoria a Benevento: andata in vantaggio grazie al tap-in di Caprari al termine di un primo tempo avaro di emozioni, la squadra di Giampaolo nella ripresa ha letteralmente tirato i remi in barca, come se la partita fosse finita con il duplice fischio dell’arbitro al termine dei primi 45′. Un secondo tempo davvero apatico quello della squadra blucerchiata, che ha permesso ai giallorossi di salire di intensità e di punire – dopo aver centrato due legni – per ben tre volte l’avversario, incapace di reagire come quasi mai era capitato in questo campionato.

Sconfitta meritata, quella della Sampdoria, soprattutto per l’atteggiamento con cui è scesa in campo la squadra nel secondo tempo. Una sconfitta, questa, che dice molto sulle possibilità dei blucerchiati di assicurarsi un posto in Europa al termine della stagione in corso: se contro la Spal le colpe potevano addebitarsi ad un campo non all’altezza e al catenaccio dei ferraresi, la pessima prestazione del “Vigorito” permette senza ombra di dubbio di puntare il dito contro la mancanza di nerbo e di cattiveria agonistica degli uomini di Giampaolo.

I punti persi a Verona, Udine, Bologna, Cagliari e in casa con il Sassuolo, oltre all’ultima debacle campana, mettono in evidenza l’incapacità, da parte di Torreira e compagni, di tenere alta la concentrazione in quelle partite che hanno bisogno di un approccio mentale di un certo livello, nelle quali cioè vanno pareggiati l’agonismo e la concentrazione messe in campo dagli avversari, onde non andar incontro a brutte figure. La sconfitta di Benevento, in questo senso, sembra quasi una pietra tombale sulle speranze della Sampdoria di difendere il sesto posto guadagnato nel girone di andata. Perdendo punti preziosi come questi, la qualificazione all’Europa League non può che essere destinata a diventare un miraggio.

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