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Ranieri: «Orgoglioso di Kanté e Mahrez. Ecco come li ho cambiati»

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Claudio Ranieri torna a parlare dei suoi pupilli al Leicester: Kanté e Mahrez. Le parole del tecnico della Sampdoria alla Gazzetta dello Sport

Claudio Ranieri torna a parlare dei suoi pupilli al Leicester: Kanté e Mahrez. Le parole del tecnico della Sampdoria alla Gazzetta dello Sport.

ORGOGLIO – «Sono orgoglioso di avere allenato Kanté e Mahrez nel mio Leicester, e di poterli rivedere prossimi protagonisti nella finale di Champions».

MAHREZ – «Avevo visto le precedenti partite del Leicester. Lui giocava sempre dietro alle punte, ma lì non mi aveva convinto. Risultava imprevedibile quando partiva dalla destra e tagliava verso l’interno. A destra avevo Albrighton, uno tra i più efficaci nei cross da quella fascia, e lo portai a sinistra. Qualcuno avrà storto il naso, ma lui continuò a produrre cross. A destra misi Mahrez, che di fatto diventò il nostro regista-fantasista, ma messo fuori dal cerchio delle marcature. Io lo tolsi da quella situazione gli permisi di andare in possesso palla e poi di puntare in avanti, come fa adesso nel Manchester City».

KANTE – «Mi fu proposta in alternativa a un altro giocatore. Scelsi lui. Giocava più da esterno e lo utilizzai così anche io. Lo schierai centrale. In pratica giocavamo sempre in dodici, non in undici. Aveva una facilità di corsa e di raddoppiare impressionante. Mi dissi: non mi stupirò se un giorno lo vedrò crossare il pallone e poi andare a concludere l’azione».

FINALE CHAMPIONS – «Li ho aiutati, certo, ma non è merito mio. Perché noi tecnici, quando abbiamo dei campioni in squadra, possiamo solo aiutarli. Tutto il resto è merito delle loro qualità. Se oggi Kanté mi parlasse all’orecchio, neppure lo riconoscerei. Non parlava mai, ma sorrideva sempre. Per me è una grande soddisfazione sapere che entrambi giocheranno la finale di Champions».

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