Focus

Sampdoria, rivoluzione d’estate: Manfredi libera dieci giocatori per ripartire da zero

Samp News 24

Published

on

Non c’è che dire, l’ultima stagione sembra aver lasciato un segno sulla Sampdoria, tanto che il club ha proprio deciso di voltare pagina, senza mezze misure. C’è un bel budget pronto per essere re͏investito. Una scelta drastica, è vero, ma gli obiettivi sono chiari: ricostruire il gruppo e tornare a competere per la Serie A. 

Il 2024-2025 si è chiuso con i blucerchiati al 17esimo posto, appena sopra la linea di salvezza, con 41 punti in 38 giornate. 38 gol fatti e 49 subiti. Il verdetto definitivo è arrivato solo grazie al playout contro la Salernitana, sospeso al 65′ per dei disordini e poi omologato 0-3 a tavolino. Una decisione che ha assegnato anche due gare a porte chiuse ai granata e ha fissato il 5-0 complessivo che ha salvato la Doria.

Pochi giorni prima, la Lega B aveva ridisegnato la classifica e aveva tolto 8 punti al Brescia per delle violazioni amministrative, scivolato così in Serie C. Questo ha permesso alla Sampdoria e alla Salernitana di giocarsi la permanenza nello spareggio. Numeri che raccontano meglio di qualsiasi commento quanto fosse fragile il margine di sicurezza e perché Manfredi abbia deciso di ricominciare, con la testa bassa e tanto lavoro.

Dieci volti che salutano Genova

Il club ha comunicato che non verrà riscattato alcun giocatore in prestito. A far posto ai volti nuovi, o magari al ritorno di qualche giovane di proprietà, sono in dieci ad andarsene:

  • Gerard Yepes
  • Bartosz Bereszynski
  • Fabio Borini
  • Alessio Cragno
  • Mbaye Niang
  • Fabio Abiuso
  • Pietro Beruatto
  • Rémi Oudin
  • Marco Curto
  • Ebenezer Akinsanmiro

Restano in stand-by i casi di Giuseppe Sibilli (match-winner del ritorno all’Arechi) e del terzino Davide Veroli. Per entrambi si valuterà un eventuale acquisto a titolo definitivo, ma a delle cifre compatibili con il nuovo piano economico.

Un tesoretto da 10 milioni per il nuovo corso

Avendo rinunciato a tutti i riscatti, la società mette da parte circa 10 milioni di euro, dei soldi che sarebbero serviti, tra l’altro, per i 3 milioni previsti su Veroli e i 2,5 su Akinsanmiro. Una liquidità preziosa che potrà alimentare i primi colpi in entrata e, allo stesso tempo, potrà anche alleggerire il monte-ingaggi.

Il taglio della rosa impatta anche sul mondo delle scommesse: le quote antepost per la promozione in Serie A sono già cambiate su diversi siti di bookmaker non AAMS, delle piattaforme estere che aggiornano in tempo reale le probabilità di successo delle squadre. Il ridisegno del gruppo, combinato con il budget extra, ha fatto scendere di un paio di punti la quota Samp, segno che gli analisti non sottovalutano l’effetto della rivoluzione sul rendimento futuro. Nonostante questo, i tifosi sembrano ancora essere fiduciosi e sono pronti a scommettere sulla ripresa della loro squadra del cuore.

Chi guida la rifondazione: la partita della panchina e i primi obiettivi

Il ds Andrea Mancini lavora al mercato, ma il primo tassello è la guida tecnica. L’attuale allenatore Alberico Evani ha portato a casa la salvezza, però la dirigenza e il tecnico si rivedranno a giorni per capire se proseguire insieme. In caso di addio, il nome in cima alla lista è Daniele De Rossi. L’ex capitano della Roma si è già detto disponibile, ma dovrà liberarsi dal contratto che lo lega ai giallorossi come consulente, mentre in alternativa si valutano Vanoli (ex Venezia) e Pecchia.

Ecco i profili monitorati:

  • Daniele De Rossi: carisma da vendere, modulo 4-3-3, preferenza per i giovani
  • Paolo Vanoli: esperienza di promozione con il Venezia, difesa a tre
  • Fabio Pecchia: giocatori valorizzati a Parma e Cremona, flessibile tatticamente

Chiunque sieda in panchina troverà un cantiere aperto ma, per la prima volta dopo mesi, anche un piccolo gruzzolo da investire. I nomi sul taccuino? Un centravanti di categoria, un regista e due terzini di spinta: profili italiani, motivati e a costi sostenibili. L’obiettivo dichiarato è costruire lo zoccolo duro entro il raduno di metà luglio, poi si completerà la rosa con i prestiti dalle big di Serie A.

La scelta di Matteo Manfredi di fare piazza pulita non è solo un segnale forte allo spogliatoio, è anche un modo per rimettere ordine nei conti, per abbassare l’età media e per dare in mano al futuro mister, chiunque sarà, un gruppo affamato e plasmabile. I numeri dicono che la Sampdoria ha camminato sull’orlo del burrone, ma la stessa matematica suggerisce che con 10 milioni liberi, una guida chiara e un progetto tecnico coerente, è anche molto plausibile che si rimetta in carreggiata e in ottima forma. La strada è tracciata, ora servono delle scelte rapide, delle idee chiare e, perché no, un pizzico di fortuna. Perché in una Serie B che non aspetta nessuno, il tempo di indugiare è già finito.

Exit mobile version