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Serie A, Rizzoli avvisa: «Meno rigori, i difensori non sono pinguini»

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Nicola Rizzoli torna sul tema dei rigori in Serie A. Non ci saranno più situazioni come Ibrahimovic a Firenze

Anche per gli arbitri, oggi, parte ufficialmente la stagione di Serie A. Saranno 48 i fischietti agli ordini del designatore Nicola Rizzoli che, intervistato da La Gazzetta dello Sport, è tornato a parlare del tema dei rigori.

RIGORI – «Non vedremo più gol annullati come quello di Ibra a Firenze. Conta l’immediatezza. Un esempio? Veretout in Roma-Sampdoria verrebbe ancora annullato, non c’è nulla tra il tocco di Perez e il suo tiro, quello di Ibra no».

TROPPA LEGGEREZZA – «Premesso che i dati dell’ultima Champions evidenziano più falli e gialli per le squadre italiane dimostrando che c’è un’attitudine al gioco diverso, sì, ci sono rigori concessi che sono troppo leggeri. C’è contatto e contatto, soprattutto nel calcio, che è fatto di contatto. De Roon in Juve-Atalanta? Non lo vorrei rivedere: è troppo leggero. Sono situazioni da valutare sul campo, però non possiamo togliere al difensore la possibilità di fare un movimento istintivo: se il braccio non poteva essere più ritratto non deve essere punibile. L’obiettivo è permettere ai difensori di non giocare come i pinguini. Rigori? L’augurio è che se ne fischino di meno: vorrebbe dire che si interpretano meglio contatti valutati in maniera troppo leggera e che i giocatori capiscano che un contatto non equivale a un rigore».

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