Gli Ex
Ex Sampdoria, Sibilli riceve uma maxi squalifica: le scommesse, l’ammenda e non solo
Giuseppe Sibilli, ex attaccante della Sampdoria ora in forza al Bari, ha ricevuto una maxi squalifica per delle scommesse compiute un anno fa: la ricostruzione
La notizia ha scosso il mondo del calcio italiano: Giuseppe Sibilli, trequartista del Bari, è stato squalificato per 16 mesi dalla FIGC (Federazione Italiana Giuoco Calcio) a seguito di una condanna per scommesse illegali su eventi sportivi.
La sanzione, che comprende anche un’ammenda di 20.000 euro, è il risultato di un’indagine aperta dalla Procura Federale, che ha esaminato il comportamento del calciatore nell’arco degli ultimi tre anni. L’indagine ha fatto luce su un’infrazione grave, con Sibilli che, in più occasioni, ha effettuato delle scommesse su partite sportive, violando le normative disciplinari che vietano tale attività.
La sanzione ha visto una suddivisione della pena: i primi 8 mesi della squalifica saranno da scontare attraverso un percorso terapeutico e incontri di recupero, mentre i restanti 8 mesi sono stati stabiliti come interdizione dalle competizioni ufficiali. Questa decisione ha avuto immediato impatto sulla stagione di Sibilli, già segnata da difficoltà.
Una stagione già compromessa per il centrocampista
Il calciatore classe 1996, che aveva recentemente fatto ritorno al Bari dopo un prestito alla Sampdoria, vede quindi la sua stagione conclusa anzitempo. Il comunicato della FIGC:
“Rilevato che il Presidente Federale non ha formulato osservazioni in ordine all’accordo raggiunto dalle parti relativo all’applicazione della seguente sanzione: per il Sig. Giuseppe SIBILLI, € 20.000,00 (ventimila/00) di ammenda e 16 (sedici) mesi di squalifica, dei quali 8 (otto) mesi verranno commutati nelle seguenti prescrizioni alternative:
1) partecipazione del Sig. Sibilli ad un piano terapeutico di almeno 8 (otto) mesi;
2) obbligo del Sig. Sibilli di partecipare ad un ciclo di incontri pubblici nel numero minimo di 16
(sedici) nel periodo complessivo di 8 (otto) mesi, presso associazioni dilettantistiche e/o centri del settore giovanile e scolastico e/o centri di recupero dalle ludopatie. Tali incontri potranno essere indivuati anche dalla FIGC e dovranno essere preventivamente comunicati alla Procura della FIGC. Sulla corretta attuazione del piano terapeutico e dell’obbligo di partecipazione ad incontri pubblici vigilerà la Procura della FIGC che, in caso di accertate violazioni da parte del Sig. Sibilli, adotterà i provvedimenti di propria competenza ai sensi del vigente Codice di Giustizia Sportiva.