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Skriniar riconoscente: «La Sampdoria è stata il mio grande salto»

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Milan Skriniar riconosce alla Sampdoria e a Giampaolo il merito della propria trasformazione: «Lì ho imparato davvero a difendere, quello è stato il mio grande salto»

Da sconosciuto che era quando la Sampdoria lo acquistò per un milione dallo Zilina, Milan Skriniar, nel giro di un paio di anni, è diventato uno dei migliori difensori della Serie A, un punto fermo dell’Inter appetito dai top club mondiali. Tutto, però, come ricorda con gratitudine il difensore slovacco, è nato grazie al passaggio a Genova e all’impatto con il tatticismo del calcio italiano, predicato da un vero mostro sacro del tema come l’allenatore della Sampdoria Giampaolo: « Nella mia carriera ho sempre giocato da centrocampista fino a tre anni fa – ha affermato il classe ’95 ai taccuini de La Repubblica, poi allo Zilina l’allenatore Adrian Gula mi convince ad arretrare: mi trovo bene, non mi muovo più. Da difensore mi chiama la Sampdoria».

Quella, secondo il centrale di proprietà dell’Inter, è stata la vera e propria sliding door della sua vita calcistica: «A Genova comincio a capire davvero come si gioca in questo ruolo. Come? Grazie a Giampaolo, bravissimo. Imparo a muovermi sulla linea, a orientare il corpo in direzione della palla, a stare in posizione attiva, sennò l’attaccante ti frega già col primo movimento. E guardare la palla, poi il compagno, poi l’avversario, e agire d’orchestra con la linea. Imparo a pensare. E contro i giocatori più forti e veloci che avessi visto. Prima, dovevo solo andare a impattare sul centravanti e via. Quello è stato il grande salto. Dalla Samp all’Inter è stato più facile – conclude lo slovacco –, ormai conoscevo meglio me stesso e la Serie A».

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