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Skriniar-Silvestre, prova monstre a Milano contro l’Inter

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La Samp vìola la parte nerazzurra di San Siro dopo vent’anni: il merito sta anche nella prestazione gigantesca dei due centrali blucerchiati

Una vittoria in rimonta, proprio come nel dicembre ’96. Magari è stata meno fragorosa, meno spettacolare e più gagliarda: ma come poteva essere altrimenti? Un conto è avere in squadra i giovani Montella e Veron più Roberto Mancini, un altro avere un manipolo di giovani (talentuosi, ma pur sempre molti alla prima annata in Serie A). Tuttavia, la truppa di Marco Giampaolo – 20 punti nelle ultime nove gare – festeggia una vittoria meritata per quanto fatto vedere nell’arco dei 90′. L’Inter si lecca le ferite e programma un’altra annata in Europa League, mentre la Samp spera di poter concludere il 2016-17 alla grande. E lo può fare grazie a un contributo speciale.

L’ARGENTINO… – Non c’è da negarlo. I centrali sono stati fondamentali per vincere questa partita: hanno tentato spesso di mettere Icardi in fuorigioco (riuscendoci quasi sempre), hanno contrastato duramente, si sono alternati bene nelle cure di chi arrivava a rimorchio. La prova di Matias Silvestre è stata forse più oscura, ma ben sostanziosa: una marea di rinvii (13, quasi tutti di testa) più la zuccata che ha creato i presupposti per il pareggio di Schick. Palla al piede fa sempre un po’ di fatica, ritrovandosi ogni tanto a lanciare lungo, ma la prova dell’argentino è stata fondamentale per reggere nel momento di maggior pressione avversaria, avutasi nella parte centrale del primo tempo.

© FourFourTwo

...E LO SLOVACCO – Diciamolo subito per non esser fraintesi: per difficoltà e livello dell’avversario (un ’93 che ha già all’attivo 78 gol in Serie A in cinque stagioni, una media di 13,6 ad annata), Milan Skriniar ha giocato la miglior partita da quando è arrivato a Genova. Una prova maiuscola, nella quale ha sbagliato giusto qualche passaggio più lungo e bucato un intervento di testa (D’Ambrosio, in ogni caso, non era di sua competenza). Per il resto? Tanti passaggi per far scorrere adeguatamente il pallone, sette rinvii, tre intercetti, due duelli aerei vinti, un fallo subito (nessuno commesso: altro dato di merito in una prestazione del genere) e un tackle vincente. In generale – come ha fatto notare qualche osservatore – anche Skriniar potrebbe essere una presa per tante squadre. La Samp se lo tiene stretto: anche qualora si pensasse a qualche cessione per monetizzare, lo slovacco non pare in cima alla lista. Tuttavia, la Samp si è già preparata con l’arrivo del giovane Simic e il centrale ex Zilina cresce a vista d’occhio.

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