Avversari
Verso Spezia Sampdoria, duro comunicato dei tifosi della squadra di Donadoni: l’accusa è pesantissima
Verso Spezia Sampdoria, gli uomini di Donadoni arriveranno al derby contro i blucerchiati non nel migliore dei modi
In un momento di profonda crisi sportiva, la Curva Ferrovia, il cuore pulsante del tifo dello Spezia Calcio, ha lanciato un durissimo attacco alla squadra e alla dirigenza attraverso un comunicato ufficiale.
Il testo, caratterizzato da toni accesi e inequivocabili, mira a scuotere l’ambiente in vista dell’imminente e cruciale derby contro la Sampdoria, in programma domenica pomeriggio allo Stadio Alberto Picco.
La tensione è palpabile dopo lo scivolamento della formazione ligure all’ultimo posto in classifica e l’assenza di segnali positivi nonostante il recente cambio in panchina.
«Non siete né uomini né calciatori»: l’accusa dei tifosi
Il comunicato si apre con un’apostrofe sferzante, destinata a colpire l’orgoglio e la professionalità dei tesserati: «Prima che calciatori si è uomini. E voi, in questo momento, non state dimostrando di essere né l’uno né l’altro». Questa frase introduce il tema centrale della protesta: la mancanza di dignità e di rispetto per la maglia.
La Curva Ferrovia non usa mezzi termini per descrivere le ultime settimane: «Atteggiamenti indegni, prestazioni imbarazzanti e mancanza totale di rispetto per una maglia che per noi significa tutto».
L’ira dei sostenitori aquilotti non si ferma alla critica tecnica, ma tocca la sfera comportamentale, accusando i giocatori «Avete superato ogni limite, trascinando con voi anche una dirigenza incapace di assumersi responsabilità e affrontare la situazione».
Lo scontento è amplificato dal fatto che il cambio di guida tecnica, con l’arrivo di Roberto Donadon al posto dell’esonerato Luca D’Angelo, stimato tecnico italiano, non ha ancora prodotto i risultati sperati per risalire la china in campionato.
La chiamata a raccolta: mobilitazione a Follo
Per trasformare le parole in un’azione concreta, la Curva ha indetto una mobilitazione generale, un vero e proprio “faccia a faccia” con i protagonisti della crisi. «Per questo sabato ci ritroviamo TUTTI alle ore 11 al campo di allenamento di Follo», si legge nel testo. L’obiettivo è chiaro: è il momento di far capire a questi ‘pseudo-professionisti‘ cosa significa indossare l’aquila sul petto e l’importanza che questa città attribuisce ai colori sociali.
Il messaggio finale è un ultimatum categorico: «Non accetteremo più scuse, non accetteremo più figure barbine, non accetteremo più l’apatia di chi dovrebbe lottare per noi». La conclusione è un monito che suona come un imperativo categorico in vista del derby: «Chi indossa la nostra maglia deve ONORARLA, sempre. Ora più che mai».
La pressione sui giocatori bianconeri è ora massima, e il derby contro i blucerchiati non è solo una partita, ma la resa dei conti con il proprio popolo.
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