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Tessera del tifoso verso l’abolizione: il sogno di Ferrero si avvera

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La Tessera del tifoso è destinata a scomparire nel giro di tre anni, il sogno di Ferrero si può avverare: ecco cosa cambierà

Anni e anni di contestazioni e lotte, più o meno pacifiche, ma la Tessera del tifoso sembra essere veramente giunta al capolinea. Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, da sempre sostenitore degli stadi “aperti” e senza barriere, potrà vedere finalmente il suo sogno avversarsi: non immediatamente, certo, ma nel giro di tre anni la TDT potrebbe scomparire del tutto. «Venerdì alle 14.30 – ha annunciato il presidente del CONI Giovanni Malagò – ci sarà una riunione con il Ministro dell’Interno, il capo della Polizia, il responsabile dell’Osservatorio sulle Manifestazioni Sportive e il Ministro dello Sport. Ci saranno importanti novità per la prossima stagione, atte a includere i tifosi veri e le famiglie, e non a escluderli». Parole di apertura verso un nuovo modo di vivere il calcio, maturate dopo il miglioramento degli ultimi anni nelle condizioni di sicurezza all’interno degli impianti sportivi. Gli obiettivi sono quelli di responsabilizzare le società sportive e lo spettatore stesso, ma anche garantire sicurezza sia dentro che fuori lo stadio, con un conseguente ritorno delle famiglie sugli spalti.

Oltre all’abolizione della Tessera, saranno perciò rivisti i sistemi di ticketing e stewarding, l’impiantistica (con il progressivo abbattimento delle barriere), e verrà introdotta la possibilità di acquistare i biglietti per il match direttamente allo stadio, anche pochi minuti prima del fischio d’inizio. Sarebbero quindi le società a dover attrezzarsi per emettere carte di fidelizzazione, con l’acquisto del biglietto o l’abbonamento che non dovranno più essere subordinati al possesso della Tessera del tifoso. L’Osservatorio si impegnerà a non limitare le trasferte, anche se si riserva il diritto di porre limitazioni ad hoc per specifiche gare ritenute particolarmente a rischio. Un punto importante della “riforma” riguarda, invece, il pugno duro contro i violenti: spesso gli atti di violenza all’interno degli stadi sono sottovalutati da alcuni magistrati e non sempre si ha la certezza della pena, ma si andrà verso la “tolleranza zero”. Nel nuovo sistema, ogni società dovrebbe proporre le proprie politiche di emissione di ticket o abbonamenti facendo sottoscrivere ai propri tifosi un codice etico. Una violazione di quest’ultimo comporterebbe la sospensione – o il ritiro, nei casi più gravi – del gradimento della persona da parte della stessa società per una o più partite.

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