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Verona – Sampdoria, storia di incroci e fratellanze

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Entrambi estimatori del gioco dell’altro, Montella e Delneri sabato si sfideranno al Bentegodi di Verona in un match importante in chiave salvezza. Sono molti i punti in comune: entrambi hanno un passato blucerchiato da calciatori (Delneri anche da allenatore), sono subentrati a stagione in corso e non stanno attraversando sicuramente un momento facile. Finora hanno un bilancio negativo: il Verona è ultimo a 18 punti, Sampdoria quintultima a 28. Sono stati anche in concorrenza, quando a novembre la Sampdoria ha esonerato Zenga, ma Montella è stato la prima scelta per il presidente Ferrero, mentre Delneri era seguito dal direttore sportivo Osti, il quale lo avrebbe bloccato se la Fiorentina non avesse liberato l’Aeroplanino. E poi è andata come sappiamo.

 

«Chi mi piace più degli allenatori di oggi? Montella, perché è quello che sta importando più novità europee nel calcio italiano, quando vedo una sua partita mi diverto sempre…», dichiarò Delneri mesi fa, quando ancora era disoccupato. Stima ricambiata da Montella, che replicò: «Parla per lui la sua carriera…». Una “fratellanza” che ben si sposa con il clima d’amicizia che ci sarà sabato, visto lo storico gemellaggio tra le tifoserie. Montella e Delneri hanno, però, bisogno di dare un dispiacere all’avversario: per il Verona è una sfida da ultima spiaggia, mentre la Sampdoria, reduce dal successo importante contro il Frosinone, deve darsi continuità.

 

Quello di Delneri, come evidenziato da Il Secolo XIX, non sarà l’unico incrocio con il passato: Cassano, infatti, ritroverà Pazzini, che però non scenderà in campo perché squalificato, poi c’è Wszolek (approdato nell’ambito del trasferimento di Sala a Genova), che si sta rilanciando sulla fascia destra dopo le ultime stagioni blucerchiate.

 

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