2015

Volpi: «Samp da 100 milioni? Se la tengano. Per ora nessuna trattativa»

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Gabriele Volpi vicino alla Sampdoria, Massimo Ferrero pronto alla cessione, Flavio Briatore nuovo presidente: questo il quadro tracciato non più tardi di un paio di giorni fa dall’insieme di notizie che hanno rimbalzato tra i media liguri e Sportitalia. Tuttavia, le smentite di Romei e Ferrero sono state immediate e sembrano prefigurare l’impossibilità di una trattativa in corso.

A questo quadro di smentite si è aggiunto Gabriele Volpi, che ha parlato all’edizione genovese de “La Repubblica”: «È tutta una montatura, invenzioni giornalistiche. È ora di piantarla di seminare confusione, credo che si stia esagerando». Riguardo le ipotesi messe in giro da Sportitalia, Volpi non ha dubbi: «Non conosco Criscitiello e naturalmente non lo chiamerò per smentire. Lo faccio con lei. I giornalisti mi assediano: ieri sera (martedì, ndr) una sua collega è salita alla mia villa di Santa Margherita e ha chiesto a mia moglie di farla parlare con me. Sono stato tempestato di telefonate alle quali non ho tempo di rispondere. Sono in partenza per l’Africa: ci starò due-tre settimane e tutto questo can-can non aiuta».

Per altro, il valore dato alla Samp dall’avvocato Romei (100 milioni di euro) sembra grossolano: «Se la Samp vale quella cifra, la vendano a chi è disposto a pagarla. O se la tengano e la gestiscano Ferrero e Romei». Qualche volta c’è stato un incontro tra le due parti: «Ci siamo visti per caso da “o Vittorio”, abbiamo mangiato insieme la focaccia con il formaggio e abbiamo chiaccherato». Non di Samp, però: «Gli ho illustrato l’operazione che avevo fatto con la Roma, il prestito oneroso per 350mila euro di due giovanissimi calciatori nigeriani della Primavera dello Spezia. Se la Roma vorrà riscattarli, dovrà pagare due milioni e mezzo a testa: sono due ’97 usciti dall’accademia calcistica di Abuja».

Dalla Nigeria allo Spezia, passando per il Rijeka. L’interesse di Volpi per il calcio non manca: «Da ragazzo tifavo per la Samp. Uno dei due proprietari dell’azienda dove lavoravo, la IML di Recco, era Piero Sanguineti, primo presidente della Sampdoria. Il fratello Ezio era il presidente della Pro Recco: all’epoca ero un ragazzo e giocavo già con Pizzo. Molti giocatori della squadra blucerchiata – Skoglund, Bergamaschi, Brighenti, Ockwirk, Cucchiaroni, il portiere Bardelli – venivano a vedere le partite di pallanuoto e noi andavamo a tifare Samp al Ferraris. Andato a Lodi, ho avuto simpatie interiste».

Quindi con la Samp non c’è nulla: «Non voglio illudere nessuno. Ora non c’è nulla. In futuro mai dire mai. Non so perché si diffondano notizie false che danneggiano i tifosi dello Spezia e i dirigenti della Samp che hanno il diritto di lavorare tranquilli». Così come viene smentito l’impiego di Briatore: «Non ha avuto alcun mandato dal sottoscritto a trattare l’acquisto della Samp. Lui è un amico, ho acquistato un appartamento nel nuovo resort che ha costruito in Kenya. In vacanza trascorriamo ore a discutere di tante cose e anche di calcio. Affari? Anche. Il Mozambico ha enormi potenzialità turistiche». E sulla Carige possibile azionista della Samp: «Una follia».

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