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Volpi: «Samporia? Può essere la sorpresa. Rispetto la posizione dei tifosi»

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Sergio Volpi fa il punto sulla Sampdoria in vista della sfida contro il Cagliari: le parole dell’ex centrocampista blucerchiato

Sergio Volpi fa il punto sulla Sampdoria in vista della sfida contro il Cagliari: le parole dell’ex centrocampista blucerchiato a La Repubblica.

RICORDI – «Era una partita delicata dopo lo 0-5 a Marassi con il Milan. Settimana pesante. Dovevamo dare una risposta, non avevamo fatto una bella figura. Fu una gara interpretata bene. Sono riuscito a fare il primo gol. La squadra si sia sciolta. Ho scaricato tutta la mia rabbia, non era un bel momento. Caracciolo e Maggio fecero il resto, 3-0 alla fine del primo tempo. Andò tutto liscio».

PASSATO – «Ci sono state delle incomprensioni. Speravo che la mia esperienza a Genova terminasse in maniera diversa. È finita così, anche per colpa mia, inutile recriminare. Ho commesso degli errori, non si sbaglia mai da soli. Per come ho conosciuto il mister, sa di calcio, altrimenti non si ottengono certi risultati. Sul campo è un ottimo allenatore, fuori dal campo non sono in grado di giudicare le persone. Non si può andare d’accordo con tutti».

ADDIO – «Un incontro in albergo la sera prima di una gara di Coppa Italia. Mi sono state dette cose che non sono state poi mantenute. Dovevo seguire il mio istinto e cambiare già a gennaio. Sono andato via a fine stagione, praticamente a parametro zero, a Bologna, malgrado avessi ancora un anno di contratto. Devo ringraziare Marotta e la famiglia Garrone, che non mi hanno ostacolato».

SAMPDORIA OGGI «Una buona squadra, può ambire al ruolo di sorpresa. Ha qualità importanti, con Candreva, Caputo, la difesa è invariata».

CAPUTO QUAGLIARELLA – «I buoni giocatori possono sempre giocare insieme. Devono essere intelligenti e trovare il modo per integrarsi al meglio. Certamente non hanno grande prestanza fisica, ma vedono la porta molto bene, una qualità fondamentale per un attaccante». 

EKDAL SILVA «Sono due giocatori diversi per caratteristiche. Silva lo considero soprattutto un recuperatore di palloni, ha più cattiveria agonistica. Ekdal è un ottimo distributore».

THORSBY – «Un carro armato. Dove lo metti fa bene. Sa fare il terzino destro, in mezzo non ne parliamo, davanti fa gol. Tutti gli allenatori lo vorrebbero avere nella propria squadra».

AMBIENTE – «Mi sento legato, ho trascorso sei anni straordinari È un mio sogno poter tornare in blucerchiato. C’è stato un feeling particolare con la maglia, con la gente. Sono arrivato nel momento della rinascita. Abbiamo vinto subito il campionato e poi la Samp è la Samp. Chi rimane tanti anni non può non amare quei colori. Le parole contano poco sul campo, contano i fatti. Non voglio giudicarmi, ma posso dire di aver dato tutto per la Sampdoria».

TIFOSI – «Non è bello, capisco, però, anche i ragazzi dei gruppi che in questo momento vogliono essere coerenti con la loro decisione di tornare quando tutti potranno essere insieme allo stadio. Rispetto questa posizione. Sono abituato a vedere la Sud in una determinata maniera e sono convinto che appena ci sarà la possibilità di tornare senza vincoli saranno di nuovo capaci di trascinare la Sampdoria».

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