2015

Wszolek: «Farò bene per tornare in Nazionale. Adesso pronto per il doppio ruolo»

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Primo giorno di allenamenti a Temù con la Sampdoria che ha iniziato con il pieno di benzina alle 10 sul campo sportivo della cittadina della Valle Camonica. Dopo la seduta mattutina ai nostri microfoni è intervenuto Pawel Wszolek, quest’anno pronto a ricoprire il ruolo di terzino destro, come vice-Cassani, in attesa del rientro di Lorenzo De Silvestri. Il giocatore polacco, che ritrova anche l’amico Bartosz Salamon, punta al ritorno in Nazionale recuperando spazio e continuità, usufruendo anche della tripla competizione, che richiederà ampio turnover nell’arco della settimana.

Pawel, l’anno scorso Sinisa Mihajlovic ti ha reinventato terzino destro. Come ti sei trovato da arretrato rispetto al tuo ruolo originale?
«Negli ultimi cinque mesi ho fatto gli allenamenti da terzino, ho parlato con il mister e ho imparato tutto da lui: Mihajlovic pensava fosse il mio ruolo, io ovviamente ho ascoltato e seguito i suoi consigli, ma devo ancora capire alcune cose di quello che è questo nuovo ruolo. Con il nuovo mister non ho ancora parlato di questo aspetto, oggi era il primo allenamento e quindi ancora non ci siamo disposti tatticamente: tra palestra e sabbia non abbiamo fatto ancora molto. Dobbiamo studiare meglio questa cosa nelle prossime settimane, perché io posso giocare in entrambi i ruoli, ovviamente ho sempre giocato da esterno e da cinque mesi gioco da terzino, quindi nel primo ruolo mi trovo più adatto. Per me comunque non c’è problema perché gioco dove mi colloca il mister, do sempre il meglio».

Ritrovare continuità o comunque avere più spazio in campo significa anche recuperare la Nazionale, che per te resta un punto fondamentale.
«Per me è importante giocare bene qui, alla Sampdoria, poi ovviamente la nazionale arriverà come conseguenza. Quando ci sono gli allenamenti, le partite amichevoli, dovrò dare sempre il cento per cento, fare bene qui e poi ovviamente spero di poter recuperare anche il posto in Nazionale».

Nella sessione invernale avevi avuto l’occasione di trasferirti, di lasciare la Sampdoria temporaneamente, andando a Pescara, però alla fine sei rimasto.
«A gennaio sono rimasto qui, non mi sono più trasferito: ho fatto bene, penso, perché anche se non ho giocato moltissimo negli ultimi cinque mesi sono riuscito a raccogliere otto presenze, giocando da terzino. Sono convinto di aver fatto bene, ma ora ovviamente c’è molta concorrenza, i terzini che abbiamo in squadra sono forti, è tutto da vedere: io devo pensare a dare il massimo e convincere il mister delle mie qualità».

Ritrovi anche Salamon, che è rientrato dal prestito al Pescara dopo un ottimo campionato. Che rapporto c’è tra voi due?
«Io e Salamon siamo amici, lui per me è un difensore molto bravo, ha molta fiducia in sé, vuole tornare in nazionale come me, ma l’importante ora è fare bene allenamento per allenamento, perché in questo momento questa è l’unica cosa che conta. Se non fai bene durante la settimana non puoi giocare in campionato a fine settimana».

Senti di esserti ambientato oramai a Genova? Che rapporto hai con la città?
«A Genova mi sto trovando molto bene, ho fatto amicizia con diverse persone, in particolare con Fabrizio Venturi, che ha la moglie polacca, una persona molto brava: l’ho conosciuto a Bardonecchia durante il primo ritiro e oramai siamo amici, mi ha aiutato molto a integrarmi in città, posso solo dirgli grazie».

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