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Padova Sampdoria, Gregucci per la sua linea difensiva parte da due sicurezze: i dettagli

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Padova Sampdoria, Angelo Gregucci ha scelto di partire da due certezze della sua difesa per la difficilissima trasferta veneta di domani

La marcia della Sampdoria verso la delicata sfida contro il Padova entra nel vivo, portando con sé i soliti dilemmi tattici che stanno caratterizzando l’avvio di stagione dei blucerchiati. Il tecnico Angelo Gregucci, di fatto, sta studiando attentamente le mosse per blindare la propria area di rigore.

Secondo quanto riportato dall’edizione genovese di La Repubblica, la retroguardia ligure sembra avere già due punti fermi, ma resta ancora un’incognita legata alla condizione fisica e all’adattamento tattico di alcuni interpreti.

I pilastri di Gregucci: l’esperienza di Abildgaard e Venuti

In un campionato complesso come quello cadetto, la stabilità è tutto. Per questo motivo, Oliver Abildgaard è diventato rapidamente un elemento imprescindibile per lo scacchiere del club ligure.

Il gigante danese, mediano naturale ma capace di agire con autorità al centro della difesa, garantisce una tranquillità fondamentale a tutto il reparto. La sua dote principale resta il gioco aereo: grazie alla sua imponente statura, Abildgaard domina i palloni alti, neutralizzando i cross avversari e offrendo una sponda sicura sulle palle inattive.

Accanto a lui, una maglia da titolare è già assegnata a Lorenzo Venuti. Il terzino destro, di fatto, si sta distinguendo come uno dei pochi leader carismatici all’interno dello spogliatoio. In un momento di flessione, la sua personalità e la capacità di spinta sulla fascia rappresentano una risorsa vitale per non perdere la bussola durante i novanta minuti.

Il ballottaggio in difesa: il dubbio tra Ferrari e Hadzikadunic

Il vero nodo da sciogliere riguarda l’ultimo slot nel terzetto difensivo. Al momento è aperto un serrato ballottaggio tra Dennis Hadzikadunic e Alex Ferrari. Il centrale bosniaco sta faticando a convincere nel ruolo di “braccetto” della difesa a tre: la sua attitudine sembra essere più adatta a una marcatura centrale pura piuttosto che ai compiti di scivolamento laterale richiesti dal modulo di Gregucci.

Dall’altra parte, Alex Ferrari non ha ancora smaltito del tutto la ruggine. La recente prestazione contro la Carrarese ha evidenziato una condizione atletica ancora lontana dai suoi standard migliori. Gregucci dovrà decidere se rischiare l’usato sicuro o dare ancora fiducia a Hadzikadunic, sperando in una crescita tattica immediata.

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