2015
Mixed zone, Regini: «Il nostro destino non dipende più da noi»
Vasco Regini torna sul campo dell’Empoli dove, per sua stessa affermazione ha lasciato molti amici. La giornata per la Sampdoria non è di festa, purtroppo, perchè un pareggio non serve a nulla e la supremazia cittadina ormai è perduta. E l’andare in Europa dipende da altri fattori e non dal campo.
Al termine del match, in zona mista, Vasco Regini commenta il match giocato contro l’Empoli di Sarri: «Sicuramente fa un bell’effetto tornare qui; ho lasciato molti amici dopo due anni di assenza. Complimenti all’Empoli, ci ha messo in difficoltà e si sono dimostrati molto forti. Meritavano qualcosa in più nel primo tempo».
Carenza di motivazioni o Empoli squadra ostica: «Non è questione di fame: sapevamo che era fondamentale vincere per noi, ma l’Empoli non rende la vita facile. Questo punto per noi è guadagnato perché ci siamo salvati all’ultimo minuto: aspettiamo ora la licenza UEFA del Genoa e vediamo cosa accadrà. Il ruolo che preferisco è quello di centrale, ma oramai faccio il terzino, ruolo che posso fare benissimo. Abbiamo avuto una flessione nel finale, quando qualcuno l’ha avuto a metà giornata: non riusciamo ad arrivare al gol quando poi in passato ce la facevamo. Tutte le squadre hanno avuto una flessione: noi ora puntiamo a vincere col Parma».
Sarri e Mihajlovic, dubbi sul futuro della Samp: «Conosco Sarri, un grande allenatore, lavora molto. Noi abbiamo ancora Mihajlovic: sarei contento però bel caso arrivasse Sarri. Per la prima volta ora speriamo negli altri e non in noi: dipenderà dagli altri il nostro destino. Ottenere l’europa sul campo sarebbe stato più bello, sicuramente».