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Tampieri: «Nazionale? Essere in 4 della Sampdoria è più bello»

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Amanda Tampieri, portiere della Sampdoria Women e della Nazionale Italiana, ha rilasciato una serie di dichiarazioni

Nella giornata odierna il quotidiano Il Secolo XIX ha pubblicato l’intervista realizzata con l’estremo difensore blucerchiato Amanda Tampieri. Il portiere della Sampdoria Women e della Nazionale Italiana ha rilasciato una serie di dichiarazioni tra passato, presente e futuro. Le sue parole:

NAZIONALE – «Essere in 4 è più bello, siamo amiche vere. Di Aurora mi colpisce la testardaggine nel Voler sempre fare tutto bene al limite del perfetto, se sbaglia si arrabbia, la sua caparbietà l’ha ripagata. Betta è una bambina che sogna, ci è arrivata quasi senza volerlo, senza accorgersene e la sua reazione alla convocazione è stata l’emblema, è scoppiata a piangere, Eva è stata una sorpresa, se la merita tutta, ha 19 anni ma lavora da professionista matura. Io? La mia forza è la determinazione. Ma non me l’aspettavo, sono rimasta impietrita per l’emozione. Ricordo le gioie che ci hanno dato le azzurre ai Mondiali e trovo giocatrici che sono un modello, come Arianna Caruso, la rivale più temibile».

PRIMO PENSIERO – «Ce l’ho fatta. Era un sogno ma anche un obiettivo. Non era facile dopo tutto quel che ci è successo quest’estate alla Samp e dopo l’infortunio: ho avuto lo stesso problema di Audero alla spalla, mi sono operata a giugno, mi hanno seguita nel suo stesso centro, a Forlì e in soli tre mesi e mezzo sono tornata in campo».

VOGLIA DI NON PREDERE GOL – «Sì, è vero, è una voglia trasmessa da Mango, una sorellanza tra portiere e difensori: ci chiama le 5 sorelle, in allenamento è un continuo “non prendiamo gol”, è diventato il nostro mantra. Non solo mio. Elisabetta è stata premiata dalla Figc per un salvataggio in tuffo contro il Napoli. E quando le mie compagne dicono, “scusa, ho sbagliato”, io rispondo, “tranquille, ci penso io”. Sanno che gli copro le spalle».

“SERRANDA” – «Il soprannome me l’hanno dato a San Gimignano e mi ci rivedo: se sono in una giornata in cui dico che la palla non passa, non passa. Sono nel mio momento top in carriera, la Nazionale ne è la prova».

IMPORTANZA DELLA SAMP – «Tanto. La Samp è un tassello importante della mia vita, mi ha consacrato, ringrazio allenatori e preparatori per la fiducia avuta».

PARATA PIU’ BELLA – «Per importanza ne dico due, una contro Pomigliano e una contro Napoli: per poco non finivo contro il palo ma è una parata che con Casazza proviamo da tre anni, ripeterla un partita è il massimo».

OBIETTIVI STAGIONALI – «Con la Samp arrivare tra le prime due della poule salvezza. Con la Nazionale dare il meglio per continuare il sogno, dimostrare il mio valore».

PORTIERE U 10 SAMPDORIA – «Una tifosa speciale. La scorsa stagione l’ho vista con la mia maglia e le ho regalato i guanti. Poi quando siamo tornate da Pomigliano nel giorno-salvezza lei mi ha regalato i suoi guanti: mi sono messa a piangere per l’emozione, ora li tengo in camera tra i ricordi più belli. Essere il modello per qualcuno è il traguardo più bello per un atleta».

NELLA VITA – «Sono diplomata in pasticceria, voglio aprirne una quando smetterò di giocare. L’11 febbraio era il mio compleanno, giovedì scorso ho portato al campo un rotolo farcito di mousse al cioccolato e fragole per festeggiare con la Sampdoria i miei 27 anni tinti d’azzurro».

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