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Assemblea azionisti Sampdoria, terza convocazione difficile: la situazione

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L’assemblea degli azionisti della Sampdoria potrebbe essere validamente costituita e rimanere aperta: cosa dipende da Ferrero

La posizione del CdA della Sampdoria è chiara: se la volontà di Massimo Ferrero resterà quella di fare muro a qualsiasi soluzione ragionevole, passeranno a forzare la mano con l’aumento di capitale a cui l’attuale socio di maggioranza si dichiarerà contrario. L’altro scenario è quello che prevede la convalida dell’assemblea, con la presenza di Ferrero, e la possibilità che resti aperta per permettere, nei giorni successivi, di trovare un accordo. Impossibile una terza convocazione, troppo a ridosso della data di iscrizione al prossimo campionato (15-20 giugno).

C’è poi l’interrogativo relativo alla validità dell’assemblea in caso di non presenza del socio di maggioranza. Come accaduto venerdì, Ferrero potrebbe decidere di non presentarsi e questo porrebbe un problema legato al quorum costitutivo. In seconda convocazione (assemblea straordinaria) per raggiungere il quorum costitutivo e rendere l’assemblea valida serve la partecipazione di oltre un terzo del capitale sociale e per quanto riguarda il quorum deliberativo serve il voto favorevole di almeno due terzi del capitale rappresentato in assemblea. Se Ferrero (e famigliari) non dovessero presentarsi e lasciare deserta l’assemblea il notaio dovrebbe prendere nota dell’impossibilità di dare luogo alle operazioni. Anche in questo caso non è chiaro se il CdA possa attuare validamente il suo piano di aumento forzoso di capitale o se questo ricadrebbe negli atti nulli per difetto di costituzione dell’assemblea.

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