Balotelli un Cassano bis? Stessa età e passato, alla Samp per ripartire - Samp News 24
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2014

Balotelli un Cassano bis? Stessa età e passato, alla Samp per ripartire

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Mario Balotelli come Antonio Cassano. Sarebbe un ricorso storico da far rabbrividire Gianbattista Vico. La notizia che è stata lanciata da Il Corriere Mercantile oramai un mese fa, e che in Inghilterra continua a trovare terreno fertile, soprattutto grazie al Guardian e al Telegraph, ancora non trova delle vere e proprie conferme o smentite. Massimo Ferrerro ci ha giocato, ci ha marciato – perché lui sa ben interpretare il gioco della parti – ma dall’altro lato ci sono soltanto speculazioni, che portano anche il nome di Sergio Romero.

In ogni caso la storia, alla Sampdoria, la conoscono. Nel 2007 Giuseppe Marotta prelevò dal Real Madrid un giocatore che a 25 anni sembrava oramai finito, un campione che si era distrutto all’estero, che non sembrava potesse recuperare il talento oramai smarrito. Tra l’altro smarrito con Fabio Capello, un padre putativo. Parliamo ovviamente di Antonio Cassano, il numero 99 meglio ricordato a Genova, col quale il Doria ha ottenuto un secondo posto in Coppa Italia, un quarto posto in campionato e anche un Preliminare di Champions League. Cassano a Genova, non ve lo dobbiamo ricordare, si è rigenerato.

Mario Balotelli, adesso, non ha ancora 25 anni – li farà ad agosto – ma verrebbe dall’estero, da una seconda esperienza fallimentare in Inghilterra: perché quella col Manchester City non può essere definitiva una vittoria, anzi. Roberto Mancini ci ha provato fino alla fine, ma non ha funzionato: probabilmente ora vorrebbe riprovarci all’Inter, ma non sembra ci possa essere il terreno adatto al suo ritorno, per problemi che non stiamo qui a elencare. Ora potrebbe tornare in Italia, magari alla Sampdoria, e ripetere la storia di Antonio Cassano: ritrovarsi spiritualmente, mentalmente, fisicamente, atleticamente. A patto che la trattativa decolli, ovviamente, perché per ora il Liverpool non vuole accollarsi una parte dell’ingaggio, requisito essenziale per il trasferimento in prestito di Balotelli.

Magari lancerà la maglia addosso a un arbitro, magari gli farà anche le corna: poi dirà qualcosa sulla Nutella, sulla cioccolata, si lamenterà che sarà pronto ad andarsene in qualsiasi momento. Però magari ci porterà un terzo posto in campionato, una Coppa Italia e una serie di soddisfazioni. Certo, con la speranza che il ricorso storico non sia proprio identico, perché uno scontro con Mihajlovic e Ferrero non vorremmo vederlo: lo diciamo per Balotelli, più che per loro.

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