Bellucci: «Saremo pronti per il 30 luglio. Il mercato? È ancora lungo» - Samp News 24
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2015

Bellucci: «Saremo pronti per il 30 luglio. Il mercato? È ancora lungo»

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Claudio Bellucci, in diretta da “La Locanda” di Pinzolo che ospita il ritiro blucerchiato, parla del ritiro della Sampdoria ma anche del passato con Walter Zenga ai microfoni di Telenord. Tanti avvenimenti, grandi carriere e ora assieme in blucerchiato: «Siamo in sintonia, si lavora con grande entusiasmo e allegria. Ma soprattutto con impegno. Le cose vanno per il verso giusto, adesso siamo quasi pronti per affrontare un grandissimo impegno e stiamo lavorando molto bene per essere pronti per il trenta».

Venerdì la presentazione della squadra e il sorteggio per l’impegno di Europa League: «Avere più soluzioni offensive per una squadra è importante, va valutato anche lo stato di forma di tutta la squadra, non solo degli attaccanti. È un momento delicato perché si fa fatica e a livello fisico ci possono essere degli alti e bassi che devono essere colmati entro il trenta, ma stiamo lavorando bene. Muriel? Lui ha caratteristiche che conosciamo bene e che non si discutono, ha colpi da grandissimo calciatore e spero che dimostri per tutto l’anno il suo valore, lo consideriamo un giocatore molto importante che può fare la differenza. Inizierà a lavorare da domani, visto che è arrivato oggi. Per me lavorare con ragazzi come Eder, Okaka, Muriel, Soriano e il resto della rosa è importante perché io porto la mia esperienza e imparo da loro qualcosa come allenatore. Per me è importante stare sul campo e allenare ragazzi di altissimo livello».

Il lavoro delle punte nel gioco di Walter Zenga: «Con più attaccanti si gioca più devono sacrificarsi, l’intenzione di Mihajlovic dello scorso anno di far tornare gli attaccanti non era così sbagliata. Anche guardando come ero da attaccante, mi piace quando si sacrifica per la squadra, ovvio che poi si contano i gol fatti però ritorna in difesa aiuta tutta la squadra, poi se ha qualità ovviamente fa la differenza».

Walter Zenga, un ex portiere, un allenatore in prima che fa il secondo, Cagni e ora anche Claudio Bellucci: «È una tripartizione, ma siamo molto legati, non c’è fase offensiva se non si recupera il pallone, è tutto molto legato alla fase di non possesso. Poi lavoriamo in sintonia e si discute anche, come è giusto che sia. Io mi sento fortunato a lavorare con Zenga che ha esperienza internazionale e lavorare con Gigi è un piacere, lui qualcosa ne sa di calcio. Walter li conosce molto bene gli attaccanti da portiere».

Massimo Ferrero che impatto hai avuto: «Lui è romano di Testaccio più romano di lui non c’è nessuno, è stato un buon impatto, vedendolo da fuori avendolo incontrato poche volte colpisce la schiettezza di come dice le cose, è una persona vera che si è dimostrata nel tempo, le cose che ha detto le ha fatte».

Cosa manca nel reparto offensivo in questa Samp: «Non manca nulla, abbiamo dei giocatori di altissimo livello, è logico che siamo nel pieno del calciomercato, fino al tre settembre ne usciranno ancora altri. Ma per ora non ci manca nulla siamo anche numericamente abbastanza, per ora non saprei poi con il passare dei giorni ci renderemo conto meglio di quello che abbiamo e se siamo apposto così. Bonazzoli? Parliamo di un giocatore di grande talento, è forte fisicamente ma non riesco a fare un paragone con altri giocatori, questo è il suo primo vero ritiro e quindi lo soffre un po’ di più ma sta già dimostrando di avere qualità fisiche e tecniche, la Sampdoria ha fatto un ottimo investimento è un ragazzo su cui puntare».

Soriano è un valore aggiunto all’attacco della Sampdoria: «Parlare di consacrazione di Soriano penso non sia necessario, si è conquistato la Nazionale e Conte lo tiene in considerazione. Lui può ricoprire molti ruoli e noi siamo felicissimi di averlo con noi e lo teniamo stretto» e su Fernando: «È difficile valutarlo ora, è arrivato da poco, ha carichi di allenamento pesanti e sta dimostrando di essere un grandissimo professionista, si allena a mille all’ora per trovare la forma. È un ottimo acquisto».

Correa è un giocatore diverso rispetto ai compagni di reparto: «È un peccato che si sia fatto male, stava molto bene, reattivo e ha anche lui doti tecniche straordinarie. Ma soprattutto doti fisiche, mi ha impressionato la sua progressione palla al piede e lui può fare grandissime cose».

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