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Beppe Gambetta tifa Sampdoria: «C’è rivalità anche nel New Jersey»

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Il chitarrista Beppe Gambetta e la fede blucerchiata: «Tifo Samp da ragazzino, ho sempre amato le minoranze. Anche in New Jersey riesco a vivere la rivalità con un genoano»

Beppe Gambetta è sicuramente una delle eccellenze nel campo artistico-culturale di cui Genova può andare più fiera nel mondo. Trasferitosi negli Stati Uniti da giovane, il chitarrista – tra i più amati nel panorama folk – trascorre la maggior parte dell’anno a suonare in giro per il mondo, ma con la passione per la Sampdoria che lo accompagna ovunque: «In una vita artistica così intensa come la mia, in cui ho dovuto sempre spostarmi, c’è sempre stato l’amore per questi colori, a cui mi sono appassionato perché ho sempre amato le minoranze – esordisce davanti alle telecamere di SampTV -. A scuola, da bambino, eravamo forse in tre nella mia classe a tifarla, e il fatto di crescere togliendoci incredibili soddisfazioni negli anni è stata una delle più grandi gioie della mia vita. Anche se adesso vivo nel New Jersey, continuo a seguirla, e la domenica sera cerco subito il risultato della partita». Nonostante le migliaia di chilometri di distanza che lo separano dalla sua città natale, Gambetta riesce a trovare comunque il modo per vivere la rivalità con il Genoa: «Incredibile come, pur vivendo nel piccolo villaggio di Stockton, sia riuscito a trovare un genoano, perciò il lunedì riesco comunque a vivere la rivalità e a prendere in giro qualcuno. È il sale della fede sportiva».

Ecco come l’artista si è innamorato della Sampdoria, una domenica pomeriggio di tanti anni fa: «I miei amici mi portarono a vedere un Samp-Napoli, che finì in sconfitta per 2-0 con doppietta di Improta, ma noi giocammo benissimo. Prendo sempre le parti di chi deve rifarsi e poi vincere, e allora pensai che quella sarebbe stata la mia squadra. Della Samp mi ha sempre affascinato che facesse innamorare le persone anche da lontano: quando sono entrato nel direttivo della Federclubs, mi sono occupato di organizzare dei meeting annuali di tifosi blucerchiati da tutta Italia. Che bello sentire accenti diversi che si incontrano per una cosa in comune, forse è proprio quello che ci si aspetta dallo sport. Ne ho incontrati tanti in tutto il mondo – assicura Gambetta – e gli appassionati di calcio conoscono esattamente la nostra storia, soprattutto il nostro periodo d’oro».

«Trovo che la Sampdoria sia diversa perché, colori a parte, è la squadra più giovane di tutte e ha sempre avuto come riferimento le zone meno ricche della città. L’ha fatta speciale anche chi l’ha portata avanti – conclude – Paolo Mantovani e tutte le persone che hanno contribuito a farla diventare incredibilmente grande». Per l’intervista completa, avvia il video qui sotto.

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