Binda sul match dei playoff: «I favori del pronostico vanno al Palermo, tuttavia la Sampdoria è più in palla» - Samp News 24
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Binda sul match dei playoff: «I favori del pronostico vanno al Palermo, tuttavia la Sampdoria è più in palla»

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Mancano pochi giorni al match tra la Sampdoria di Andrea Pirlo ed il Palermo e Binda ha voluto esprimere il suo punto di vista sul match

Palermo-Sampdoria sarà la prima sfida dei blucerchiati per perseguire il proprio sogno di raggiungere la Serie A. I blucerchiati se la vedranno con i rosaneri i quali avranno a disposizione due risultati su tre per passare alle semifinali contro il Venezia.

A parlare della partita è stato il giornalista della Gazzetta dello Sport Nicola Binda il quale ha rilasciato delle dichiarazioni ad ilovepalermocalcio dove ha parlato del match più importante della stagione per entrambe le squadre:

SUI PLAYOFF: «I favori del pronostico vanno a chi gioca in casa e ha due risultati su tre a disposizione, quindi il Palermo. Tuttavia mi sembra che la Sampdoria sia più in palla e abbia maggiore entusiasmo dopo questo finale di stagione quindi arriverà con ottimi argomenti al Barbera e con le carte in regola per fare il colpaccio. In questo momento la differenza non la fanno solo i valori tecnici ma anche quello che si ha dentro, le motivazioni, il traino della piazza. Queste cose la Samp adesso le ha, il Palermo non mi sembra tanto».

SUL MATCH DI CAMPIONATO: «Io c’ero a vedere quella partita e quella gara ha dato convinzione e certezze alla squadra di Pirlo. E’ stata una partita molto importante per la Samp e deve aver insegnato molto al Palermo che iniziava un capitolo nuovo con un nuovo allenatore e con lo slancio del nuovo centro sportivo targato City Group. Però il Palermo non è decollato, tutto quello che c’è intorno alla squadra decolla, tranne la squadra che si è involuta, è rimasta piatta e non ha mai avuto quel fuoco dentro per dare qualcosa di più. Cosa che ha fatto la Sampdoria che è inferiore ai rosanero come valori tecnici ma ha tirato fuori qualcosa di importante».

SU CORINI: «C’è da dire che il cambio ha dimostrato che il problema non era l’allenatore perché Corini è un buon allenatore come lo è Mignani. La differenza sta in quello che non riesce ad esprimere la squadra. Faccio un esempio, Verstappen è il pilota più forte e con la macchina più forte. Non è che, però, va in pista convinto di vincere a prescindere ma spinge sull’acceleratore e da il massimo per vincere. Al Palermo non basta sentirsi forti, devono dimostrarlo sul campo ma non lo hanno ancora fatto. Mignani ha anche cambiato tatticamente, cercando diverse soluzioni ma non è un problema tattico, ma di motivazioni che devono scattare nel gruppo. Con la Samp è determinante perché la vittoria può darti delle motivazioni importantissime e uno slancio per essere protagonista fino in fondo. Dovrebbe scattare quella scintilla che non è ancora mai scattata».

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