Briegel: «Mancini poteva giocare nel Brasile. La Samp può uscirne»

Dopo aver lasciato il mondo del calcio nel 1988 da calciatore e nel 2007 da allenatore, Hans Peter Briegel, ex terzino sinistro di Hellas Verona e Sampdoria nel campionato di Serie A, si è dedicato alla beneficenza, avendo fondato una fondazione in Messico. Il Secolo XIX nella sua edizione odierna lo ha raggiunto, per ricordare il periodo blucerchiato e parlare dell’attuale situazione della Samp, alla ricerca di un nuovo allenatore trovato molto probabilmente in Sinisa Mihajlovic: «Arrivai a Genova in condizioni disastrose, ma evitai di raccontare della mia precaria situazione di salute: ero reduce dal Mondiale messicano, dove avevo contratto un virus intestinale e avevo perso quasi sette chili. L’aria di mare evidentemente mi rigenerò. A Genova segnai anche un gol, ma a Torino mi infortunai, avevamo una grande squadra. Vialli? Era uno che sapeva fare reparto da solo, ma anche Mancini e Cerezo erano due fenomeni. Il Mancio avrebbe potuto tranquillamente giocare nel Brasile. Sono sempre stato invidiato per la muscolatura, ma proprio perché era così vigorosa al tempo stesso faticavo più degli altri a riprendermi da un infortunio».

Briegel si ha parlato anche sulla situazione attuale della Samp, con una classifica piuttosto deficitaria con 9 punti in 12 partite: «Ho letto che vive un momento di difficoltà, ma ha giocatori, entusiasmo e storia per venire fuori dai problemi».