Calcio scommesse: si stringe la morsa su Sculli e Mauri - Samp News 24
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2012

Calcio scommesse: si stringe la morsa su Sculli e Mauri

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La bufera del calcio scommesse non ha ancora terminato il suo corso, molte teste sono già cadute sotto la mannaia del procuratore federale Stefano Palazzi. Sotto la lente di ingrandimento tornano gli ex rossoblù Sculli, Milanetto e Criscito per i fatti del Derby della Lanterna, giocato nel maggio del 2011. Ma soprattutto Stefano Mauri e sempre Giuseppe Sculli, per la partita Lazio – Genoa.

 

Le inchieste riguardanti Napoli, Lazio e Genoa erano state rimandate dando la precedenza ad altre situazioni legate a penalizzazioni più consistenti. Era il caso ad esempio dei deferimenti riguardanti il Lecce per i quali si parlava di responsabilità diretta della società e quindi di retrocessioni. Situazioni che dovevano essere gestite prima dell’inizio del campionato.

 

Adesso si può cominciare a scavare e portare alla luce tutto il marcio che ancora non è stato scoperto. 

Gli atteggiamenti dei due calciatori differiscono, come riporta il Secolo XIX, nei modi e nelle tempistiche.

L’ex Genoano Giuseppe Sculli non ha nulla da dichiarare e si avvale, come suo diritto, della facoltà di non rispondere davanti alla Procura della Figc. L’ex centrocampista del Genoa potrebbe anche essere chiamato a rispondere davanti alla Procura di Cremona, privilegiando quindi l’aspetto penalistico della vicenda.

Stefano Mauri, invece, è stato ascoltato per quattro ore, durante le quali ha sempre professato la sua estraneità ai fatti. Va ricordato però che nei suoi confronti era già stato emanato dalla Procura un provvedimento di custodia cautelare nell’aprile scorso sempre per i fatti riguardanti Lazio-Genoa e Lazio-Lecce.

Questa nuova audizione è frutto di nuovi elementi probanti che sarebbe stati trasmessi a Palazzi da Di Martino, elementi su cui era imprescindibile non sentire i centrocampisti.

Se per i legali di entrambi la situazione è chiara, i loro assistiti sono sereni e non hanno alcun timore sull’esito della vicenda, la materia su cui si sono incentrate le audizioni lascia aperto il campo ai dubbi, soprattutto per i movimenti telefonici che legano Mauri e Sculli nei giorni successivi a Lazio – Genoa. L’ex genoano all’epoca in forza alla Lazio, avrebbe potuto favorire la combine proprio a seguito della sua appartenenza ad entrambi i club coinvolti. 

 

Un altro ex rossoblù è stato sentito in relazione alla partita incriminata tra Lazio e Genoa: Omar Milanetto. Il suo legale ha puntualizzato che il coinvolgimento del calciatore è solo a titolo di testimone e non come indagato. Diversa invece, la sua posizione per l’altra partita sotto indagine, che attualmente non sembra portare elementi concreti sul piatto: Genoa – Sampdoria del maggio 2011.

Milanetto è stato sentito dal Procuratore Palazzi nell’ambito di un presunto tentativo di combine, dopo la richiesta dello stesso ai PM genovesi degli atti relativi a questo filone d’inchiesta. L’audione ha riguardato soprattutto la posizione di alcuni dei suoi ex compagni di squadra come Criscito e di nuovo Sculli.

 

I tempi della giustizia sportiva si allungano nuovamente, in attesa che vengano raccolte altre fonti di prova. I deferimenti a questo punto per Mauri e Sculli potrebbero traslare all’estate 2013 e quindi anche le relative penalizzazioni alle loro squadre di appartenenza per responsabilità oggettiva, se chiaramente fossero riconosciuti colpevoli dei fatti a loro contestati.

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