Cessione Sampdoria: il punto sul futuro del club blucerchiato
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Cessione Sampdoria: il punto sul futuro del club blucerchiato

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Cessione Sampdoria: il punto sulle trattative con Barnaba e Radrizzani, gli imprenditori interessati all’acquisto del club blucerchiato

Sembra che si stiano aprendo degli spiragli positivi sulla Sampdoria. La squadra di Stankovic, già retrocessa sul campo, sta assistendo a una gara fuori dai rettangoli di gioco che può finalmente decidere il futuro della squadra. In ogni caso, però, pare che si possa sperare che non tutto finisca nel peggiore dei modi. Ecco il punto della situazione.

Cessione Sampdoria: l’unica offerta garantita

Acquistare la Samp non è certamente come sfruttare un bonus scommesse senza deposito alla registrazione per cui, si vinca o si perda, alla fine il conto non è stato intaccato. Qua stiamo parlando di milioni di euro che devono essere messi sul piatto per salvare una società gloriosa come la Sampdoria. E, al netto delle chiacchiere che in momenti come questi purtroppo non mancano mai, c’è solo una offerta seria, come ha sostenuto l’assemblea degli azionisti. Infatti, sul piatto, la sola proposta valutabile è quella di Merlyn Partners di Alessandro Barnaba, supportato dalla holding San Quirico e da Edoardo Garrone con il manager Luca Bettonte.

I soldi non sono certamente pochi: in totale si parla di 85 milioni di euro, di cui 35 necessari per la ricapitalizzazione e 50 per l’investimento iniziale. Certo, ad ammortizzare il tutto potrebbe esserci il paracadute previsto per legge pari a 20 milioni. Entro il 29 maggio l’assemblea dei soci potrà avere visione di questa offerta che, detto per inciso, è vincolante. Per salvare la Sampdoria, si parla anche di una riduzione del debito, dilazionando il tutto, in modo che da 140 milioni si arrivi al massimo a 90 milioni. Si dovrà far presto, ma sembra davvero che ci sia uno spiraglio di luce. 

Il futuro della Sampdoria in caso di fallimento

In caso di fallimento, il futuro della Sampdoria sarebbe davvero atroce. Nella migliore delle ipotesi, si ripartirebbe dalla serie B con praticamente tutti i calciatori liberi di andarsene dove vogliono. Forse rimarrebbe solo il Capitano delle mille battaglie, Fabio Quagliarella, che ha già fatto intendere come, se ce ne fosse il bisogno, lui sarebbe pronto a dare una mano in qualunque veste.

Se non è serie D, si rischia di fare la fine del Chievo Verona, con un nome diverso, una proprietà diversa e partire davvero dall’ultima categoria disponibile. Una sorte che la tifoseria blucerchiata non merita assolutamente. Anzi, i tifosi blucerchiati, per il loro atteggiamento encomiabile dall’inizio alla fine del campionato, con un tifo dal primo all’ultimo minuto di gioco, si sono guadagnati il rispetto e la stima delle altre tifoserie e dei mass media. Basta vedere cosa si scrive della Sampdoria, a cui tutti coloro che amano il calcio augurano le migliori fortune.

Il futuro della Sampdoria in caso di salvezza ‘in extremis’

Qualora l’offerta dovesse andare in porto, cambierebbe tutto. Si ripartirebbe, ovviamente, dalla serie B e si farà il punto della situazione. Si parlerà con ogni singolo giocatore per capire se c’è la voglia e il desiderio di riportare la Sampdoria dove merita di stare, cioè nella massima serie. Si parlerà anche con Dejan Stankovic, per capire se vuol essere il protagonista di un progetto che, pare, sia abbastanza ambizioso. In quel caso, quindi, si tratterebbe di una ripartenza più veloce del solito e, soprattutto, si sarebbe portato rispetto a quei tifosi che non meritano ciò che hanno dovuto sopportare in questa stagione. Una stagione che, speriamo, non si ripeta mai più.

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