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Cessione Sampdoria, Primocanale: «Le due versioni di Console. E Di Silvio…»

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Cessione Sampdoria: una vecchia intervista smentisce le recenti dichiarazioni di Console sul suo ruolo all’interno del Casale

Nuove ombre sulla figura di Francesco Paolo Console, CEO del gruppo Console & Partners ed escrow agent per la custodia dei 40 milioni di euro che lo sceicco Faleh Al-Thani dovrebbe versare per l’acquisto della Sampdoria. L’imprenditore è ritenuto uno degli artefici della crisi economica del Casale, squadra piemontese che milita in Serie D. Nonostante lo stesso Console abbia dichiarato, nella giornata di ieri che «del Casale sono il vicepresidente e lo sponsor, ho assecondato la passione calcistica del mio ad, Servetti, che è malato di pallone. In effetti la società sta vivendo una situazione di cassa difficile e mi è stato chiesto un intervento, che tuttavia non effettuerò. Non sono il proprietario del Casale calcio, ho solo cercato di dare una mano». Insomma, ha preso le distanze dal Casale.

Parole che vengono smentite da un’intervista fatta il 14 settembre 2021, durante la presentazione ufficiale dell’insediamento nella società: «E con onore e con orgoglio che rappresento la proprietà del Casale calcio». Come riportato da Primocanale, Console inoltr è al centro di una vicenda giudiziaria che coinvolge il produttore cinematografico Francesco Di Silvio, anch’egli protagonista della trattativa per l’acquisizione del club blucerchiato: «In merito alla cordata Svizzera/Fondo lussemburghese (Di Silvio-Console, ndr) i Trustee precisano che: nessuna garanzia, che l’offerente si era impegnato a produrre, è stata validamente presentata. Le verifiche svolte sono state effettuate anche attraverso diretti contatti con la banca che appariva quale emittente tale garanzia, che ha smentito ogni coinvolgimento. Di conseguenza, per la tutela della serietà e professionalità dei Trustee, gli stessi hanno ritenuto indispensabile denunciare i fatti all’Autorità Giudiziaria».

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