2013

De Silvestri a Samp Magazine: «Penso solo alla Samp, spero di segnare ancora»

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Lorenzo De Silvestri, per i tifosi blucerchiati semplicemente Lollo, si sta rivelando un giocatore molto importante per la formazione di Delio Rossi. Per lui, non solo forza fisica, corsa e piedi buoni: a sorpresa, tra le sue caratteristiche, anche fiuto del gol.

Con tre reti nelle ultime sei partite di Serie A TIM giocate, è stato ancora una volta lui l’uomo decisivo per la Sampdoria, segnando la preziosissima rete che ha regalato ai doriani un punto con il Cagliari, guadagnato sul campo di Trieste nella scorsa giornata di campionato. Un gol al centro di discussioni, perché il suo tiro è stato deviato involontariamente da Gabbiadini. Ma allora, rete di Lorenzo o di Manolo? Una questione che ha trovato risposta in un comunicato della Lega Calcio, con il quale è stato spiegato come il «tocco di Gabbiadini non è volontario, pur se la deviazione» sia risultata «decisiva nello spiazzare il portiere del Cagliari».

Quindi gol di Lollo, per la gioia (chi lo aveva nella formazione titolare) o meno di molti fantallenatori. Comunque sia, il difensore blucerchiato ci scherza ancora su, in una lunga intervista rilasciata a Samp Magazine: «Con Manolo ci abbiamo scherzato su fin dall’inizio – ha spiegato, commentando l’episodio – e abbiamo continuato a farlo per tutta la domenica. Guardavamo le partite insieme ed era curioso che una volta lo assegnassero a me e un’altra volta a lui. Poi in serata si è fatta chiarezza: sono contento che alla fine abbiano premiato il sottoscritto, del resto avevo tirato io, ma quel che conta è che quella palla sia entrata e che sia valsa un pareggio molto importante».

Una rete, la sua, che ha regalato tantissima gioia ai tifosi blucerchiati ma anche al tecnico ed ai compagni di squadra, al centro di un periodo non molto positivo, dopo essere usciti sconfitti dal derby della Lanterna, una tra le stracittadine più sentite.  «Venivamo da una settimana difficile, sotto tutti i punti di vista. Eravamo molto rammaricati per ciò che è accaduto domenica sera. Anche a Trieste abbiamo commesso qualche errore ma abbiamo dimostrato di avere carattere, non arrendendoci e meritando di guadagnare un punto. Ora, però, è arrivato il momento di conquistarne tre in una volta: ce lo meritiamo e – ha proseguito De Silvestri – dobbiamo vincere a tutti i costi».

Sulla gara con il Genoa, persa per tre reti a zero, il giocatore romano ha confessato la propria amarezza per non essere riusciti a centrare la vittoria ed aver ceduto alla forza dell’avversario. «Il derby ci ha lasciato molto dispiacere, molta tristezza. Tenevamo particolarmente a far bene e sapevamo perfettamente quanto tenessero i tifosi a quella partita. Purtroppo è andata male e adesso non possiamo far altro che aspettare il girone di ritorno. L’insegnamento che dobbiamo trarne è uno soltanto: affrontare ogni gara con cattiveria, rabbia agonistica e voglia di crederci. Siamo un gruppo giovane e forse c’era bisogno di una sveglia. Ripeto: è stato un peccato che sia suonata dopo una gara cruciale per la città, ma adesso dobbiamo pensare sodo e a guardare avanti».

Stasera, al Ferraris, si cerca l’impresa contro la capolista Roma, che guidata da Garcia tiene testa a tutti gli altri club e si rivelerà certamente un avversario ostico per la Sampdoria. Sarà un altro derby per Lollo, visto il suo trascorso con la maglia biancoceleste della Lazio? La risposta è negativa e il perché lo ha spiegato proprio lui nell’intervista su Samp Magazine. «Dal mio punto di vista, non lo vivo come fosse un derby. Io ora sono sampdoriano, lotto per questa maglia e per conquistare punti per la causa blucerchiata. Vogliamo ottenere la prima vittoria davanti ai nostri tifosi, ce la metteremo tutta anche se non sarà affatto semplice. I giallorossi sono forti, sono una squadra in palla. In velocità – ha proseguito – giocano davvero bene, segnano tanto e hanno dimostrato una notevole solidità malgrado l’allenatore sia arrivato da poco. E poi non hanno mai perso, addirittura le hanno vinte tutte».

Poi ancora un pensiero al gol e all’esultanza della scorso sabato con il Cagliari… «Nonostante le 150 partite in Serie A, un piccolo record che dovrei tagliare proprio contro la Roma, raramente ho provato un’emozione simile. Abbiamo passato venti, trenta secondi a festeggiare insieme, scaricando rabbiosi la tensione di tutta una settimana. Avevo l’adrenalina a mille, è stata un’esultanza particolare, fatta di strattoni e tirate di maglia; un abbraccio bello, forte, da condividere con tutti, compresi quelli che sono stati fuori. Siamo in tanti, ma unititi, e possiamo battere chiunque».

Infine, alcune considerazioni sugli obiettivi stagionali personali e della squadra, per cui suda e lotta ogni partita. «Non sono mai stato un difensore con il vizio del gol, ma segnare mi fa piacere. Come si dice in questi casi, seguiamo l’onda. Cercherò di farne ancora, anche perché ho fatto una scommessa a riguardo con il preparatore atletico Catalano. Quali traguardi mi pongo? La salvezza il prima possibile. Mi interessa solo la Samp e, per prima cosa, l’obiettivo che ci siamo prefissati. Ad eventuali traguardi individuali penserò più avanti, consapevole che passeranno giocofora dalle mie prestazioni in maglia blucerchiata».

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