Delneri: «Chievo e Samp, le mie due imprese più grandi. Quest'estate...» - Samp News 24
Connect with us

2015

Delneri: «Chievo e Samp, le mie due imprese più grandi. Quest’estate…»

Samp news 24

Published

on

Lunedì sera c’è Chievo-Samp e lui, con quelle due squadre, ha scritto la storia dei rispettivi club. Piazzamento in Coppa UEFA al primo anno di A con i clivensi, quarto posto e preliminare di Champions con i blucerchiati. Gigi Delneri è da un po’ fuori dal giro, ma il suo contributo per i due club sopracitati è stato innegabile e indimenticabile.

Il tecnico racconta come se la passa: «Siamo sempre “in onda”, pronti a cogliere l’occasione giusta per rientrare. Studio, vedo partite. E ad Aquileia ho aperto casa Delneri, un bed e breakfast gestito dalle mie figlie. Volevo pensare al loro futuro: ora posso concentrarmi sul calcio». In estate si era vociferato di un suo ritorno al Doria dopo la brutta serata contro il Vojvodina: «Solo voci, ma non ho avuto contatti. Zenga sta lavorando bene». Su Chievo-Samp di lunedì: «Una sfida molto aperta. Il Chievo è tosto: anche quando perde resta in partita fino alla fine. La Samp in casa ha un rendimento elevato. C’è un po’ di sofferenza esterna, ma ci sta: altrimenti vincerebbero lo scudetto. La vittoria in trasferta non deve diventare una fissazione. E poi il Chievo non ha molto pubblico: può esser un vantaggio».

Della Samp nomina qualcuno che gli piace: «Éder, Muriel e Soriano: hanno tanta qualità. E poi Fernando: con l’Empoli è stato bravo». Delneri ha una parola anche per Cassano, di cui aveva sponsorizzato il ritorno a Genova: «Non è ancora al top ed è normale che sia così, ma produce giocate calcisticamente superiori. Lunedì ha regalato un paio di passaggi sublimi. Fa bene Zenga a dargli minuti». Ci si chiede se possa stare in campo con Éder e Muriel: «Appena starà meglio, sì. Ma servirà il sacrifico di tutti e tre. Il più portato a correre è Éder, ma bisogna anche tenerlo vicino alla porta, perché è un gran goleador. Con tutti e tre si rischierebbe un po’, ma ne varrebbe la pena: la palla non gliela toglieresti più».

Nel Chievo, invece, bisogna prestare attenzione ad alcuni: «Paloschi, Meggiorini, Birsa, Pellissier. Sono dinamici, fisici e non regalano nulla. Io sarò super-partes: con Chievo e Samp ho realizzato le mie imprese più belle. La Champions è stata prestigiosa, ma la favola Chievo è speciale». Nulla è impossibile per una piccola squadra: «Ne vado orgoglioso. Prima di noi c’era stato il Foggia di Zeman. Per il resto, contro le grandi, le piccole erano quasi contente se perdevano 1-0. Noi no: ce la giocavamo. Così i vari Legrottaglie, Barone e Perrotta vanno in nazionale».

Ci si chiede se la Samp possa ripetere la stagione dell’anno scorso: «Questo è un torneo equilibrato con sei-sette squadre superiori, ma devi giocare sempre per vincere e Zenga lo sta facendo, mettendo in campo calciatori di qualità». Sul tecnico che lo sta colpendo di più, la risposta è facile: «Sarri. La sua è la vittoria della meritocrazia, delle idee. L’attacco del Napoli era già forte, ma ora la difesa si muove come un uomo solo».

Copyright 2024 © riproduzione riservata Samp News 24 - Registro Stampa Tribunale di Torino n. 44 del 07/09/2021 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 26692 - PI 11028660014 Editore e proprietario: Sport Review S.r.l Sito non ufficiale, non autorizzato o connesso a U.C. Sampdoria S.p.A. Il marchio Sampdoria è di esclusiva proprietà di U.C. Sampdoria S.p.A.