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Eder a 360°: «Alla Samp sto bene. Montella? Ci ha dato organizzazione e fiducia»

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Archiviata la gioia per la vittoria nella stracittadina di martedì sera, per la Sampdoria è adesso tempo di concentrarsi su un altro impegno importantissimo, la sfida di domani alla lanciatissma Juventus, reduce da ben 8 vittorie di fila in campionato.

 

Lo sa anche il capocannoniere della truppa di Vincenzo Montella, Martins Eder, che ai microfoni del Corriere dello Sport ha analizzato la sfida con i bianconeri e ha fatto il punto sul calciomercato, le cui voci vorrebbero un ritorno di fiamma dell’Inter nei suoi confronti: «Il derby vinto ci ha dato morale, questo risultato è stato importante per noi e per i nostri tifosi. Al match con i bianconeri arriveremo con entusiasmo, speriamo di fare loro uno scherzetto. La Juventus è la squadra da battere, ha vinto gli ultimi 4 scudetti grazie alla mentalità creata da Conte e portata avanti da Allegri, ma proveremo a interrompere la loro striscia di 8 vittorie consecutive».

 

Sarà difficile battere una Juventus così lanciata e coesa: «L’arma in più dei bianconeri è sicuramente la solidità del gruppo. Buffon, Barzagli, Bonucci, Chiellini, Marchisio e gli altri giocano insieme da diversi anni e quando arrivano i nuovi sono bravi a trasmettere loro la mentalità vincente. Se potessi scegliere, da loro non farei giocare Buffon. Ma ora c’è anche Dybala che è in grandissima forma: uno che ha i suoi numeri e la sua tecnica è difficile da marcare».

 

I numeri di quest’anno, per Eder, sono pazzeschi: 11 reti nella prima parte di stagione – senza contare la partita con la Juventus -, una proiezione che parla di più di 20 marcature a fine campionato. Un fatto che potrebbe accendere ancor di più, a gennaio o a giugno, l’interesse delle grandi squadre nei suoi confronti, anche se a maggio difficilmente Eder avrà sopravanzato in classifica marcatori l’attuale capocannoniere della Serie A, Gonzalo Higuain: «Il vero fenomeno del campionato è lui. Quando posso guardo sempre le partite del Napoli per studiare i suoi movimenti, è una delle prime punte più forti del mondo. Per ciò che riguarda il mercato, la scorsa sessione c’è stato l’interesse dell’Inter, ma non se ne è fatto più nulla. Io però a Genova sto bene, mi ero già espresso dicendo che il rinnovo era la mia priorità: avevo detto al Presidente Ferrero che se avesse fatto uno sforzo sul mio contratto sarei rimasto volentieri, e lui non si è tirato indietro. Certo, l’interesse dell’Inter fa piacere perchè sono in Italia da 10 anni e conosco la sua storia, ma io sono riconoscente alla Sampdoria, questa società mi ha dato tanto. Il mio futuro? Decideremo insieme ai dirigenti. Riguardo le voci che vorrebbero l’Inter di nuovo interessata a me il mio procuratore non mi ha detto nulla e non so quello che succederà, sul mercato può accadere di tutto. Sarà Ferrero a fare il prezzo del mio cartellino Io però ribadisco che alla Sampdoria sto bene. A proposito dell’offerta cinese del Jiangsu Sainty sono stato avvertito e ho risposto “no, grazie”, così come in passato ho detto di no a una proposta importante arrivata dal Qatar. Sono ancora giovane per andarmene, per ora conta restare in un campionato importante come quello italiano, non penso ai soldi. In futuro vedremo».

 

Piccola chiosa sul momento della squadra, apparsa in netta ripresa dopo la vittorie contro Palermo e Genoa: «Se a gennaio non partirà nessuno, meglio: abbiamo una squadra forte che può risalire la classifica. Sarà certo difficile riuscire ad agguantare le zone che valgono l’Europa, ma la classifica è corta, non è una cosa impossibile. Montella ci ha dato organizzazione tattica e fiducia, ci troviamo bene con lui. Cassano? L’intesa con lui va alla grande, sta dimostrando che può ancora fare la differenza e nel derby si è rivelato prezioso».

 

Inevitabile, infine, il riferimento alla maglia azzurra, con la quale Eder spera di poter giocare gli Europei 2016 in Francia«Abbiamo un girone difficile, ma possiamo andare lontano perché siamo un gruppo compatto, che sa quello che vuole e che segue l’allenatore. In Francia giocheremo alla pari contro tuttiConte è un lavoratore incredibile, prepara le partite nei minimi dettagli, non dà niente per scontato. E’ un grande allenatore e ha una mentalità vincente, mi ha impressionato fin dal primo giorno. Rammarico per la possibilità di giocare nel Brasile? No, nessun rimpianto. Per me ogni convocazione di Conte è un onore e mi impegnerò sempre al 100% per la maglia azzurra. Ho iniziato bene quest’anno e voglio continuare così per togliermi tante soddisfazioni con la Sampdoria e, se Dio vorrà, con l’Italia. Vincere gli Europei sarebbe il massimo».

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