ESCLUSIVA - Lady Audero: «Emil testardo. Sampdoria, che tifoseria»
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ESCLUSIVA – Lady Audero: «Emil testardo come me. Sampdoria, che tifosi»

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Esclusiva SampNews24 – Federica, compagna del portiere Audero, svela alcuni lati della sua vita privata ed elogia la tifoseria della Sampdoria

Federica, compagna del portiere Emil Audero, ha raccontato ai microfoni di Sampnews24.com il periodo di isolamento a causa del Coronavirus e svelato alcuni lati della sua vita privata. Non sono mancate le belle parole per la Sampdoria.

Come state trascorrendo il periodo di isolamento?

«L’isolamento è andato benissimo. Nonostante tutte le limitazioni, stiamo cercando di mantenere delle routine solide che ci permettono di affrontare le giornate in maniera produttiva e senza annoiarci. Infatti il tempo vola».

Avete avuto paura quando la Sampdoria ha comunicato la positività di alcuni calciatori della rosa?

«Quando è stato dato l’annuncio, più che paura ho provato preoccupazione. La consapevolezza che questo killer silenzioso fosse arrivato davvero a toccare la nostra quotidianità è stata terribile. Preoccupazione per i ragazzi, lo staff e i nostri cari a Torino, ma poi si cerca di metabolizzare il tutto e non farsi prendere da inutile panico. Bisogna vivere giorno dopo giorno e affrontare gli eventi nel momento in cui si verificano».

Al di fuori, la vostra sembra una coppia affiatata e di carattere. Emil deve tenerti testa?

«Siamo molto affiatati, ma entrambi abbiamo due bei caratterini. Siamo testardi, però ci compensiamo bene. Riusciamo sempre a venirci incontro a vicenda, quello che più conta è che insieme ridiamo tantissimo e sdrammatizziamo le tensioni. Così stiamo davvero bene».

Quanto è stato difficile lasciarsi Torino alle spalle e abbracciare Genova?

«Non ho mai abbandonato totalmente Torino, siamo chilometricamente vicini e periodicamente ci torno per lavoro. Quando però sono lì, ammetto che mi manca il mare. Non ci vuole molto per innamorarsi di questi luoghi, di questi colori, del profumo dell’aria. Genova mi ha fatto un buco nel cuore, ma già la amavo. Qui abitano due miei grandissimi amici di infanzia, non sono proprio un “foresto”. In più, uno dei mie amici si è sposato a Bogliasco. Più casa di così».

Non passano inosservate le tue esultanze allo stadio. La Sampdoria ti è già entrata nel cuore?

«Con una tifoseria così è impossibile non farsi entrare nel cuore la Sampdoria. Tutte le volte che sento cantare la Gradinata mi emoziono tantissimo. È una delle poche tifoserie che non ha paura di farsi sentire, nemmeno in trasferta, è stupenda. Le esultanze vengono da sole come valvola di sfogo alla tensione che ho dentro per la partita. Una vera e propria esplosione di emozioni incontrollabile. Spero davvero di poter tornare presto a esultare sugli spalti, mi mancano i pomeriggi allo stadio».

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