Gli Ex
Ex Sampdoria, Zenga è diretto: «Io la mia carriera in Serie A l’ho fatta e non con squadre di poco conto»
Ex Sampdoria, Walter Zenga ha rilasciato delle dichiarazioni molto importanti sulla sua carriera da allenatore nel campionato di Serie A
Walter Zenga, nome assolutamente iconico dell’intero movimento calcistico italiano, soprattutto per i tifosi dell’Inter, ha aperto le porte del suo mondo in una lunga e coinvolgente intervista.
L’occasione è stata il format di Rai Play, “Una vita da campione”, dove l’ex portiere si è raccontato con la lucidità che lo ha sempre contraddistinto, ripercorrendo i momenti salienti della sua intensa carriera.
L’ex estremo difensore, universalmente noto con il soprannome di “Uomo Ragno” per le sue incredibili parate e la sua agilità felina, è riconosciuto come uno dei portieri italiani più forti e carismatici di tutti i tempi.
Dalla gavetta nelle categorie inferiori ai trionfi con il club nerazzurro e la Nazionale, Zenga ha offerto uno sguardo intimo che spazia dai gloriosi successi tra i pali alle più complesse esperienze come tecnico.
Ma Zenga, che è stato sia giocatore che allenatore della Sampdoria, ha parlato anche della sua carrierta da tecnico. Ecco le sue parole su quest’ultimo argomento:
ALLENATORE – «Io? Non mi sarei mai permesso. Alleno la prima volta a Catania nel 2006, Mourinho vince il Triplete con l’Inter nel 2010. Lo avevo già conosciuto tramite Mendes, è un mio idolo. Se ultimamente è in fase calante Mourinho vorrei esserlo anche io a questi livelli. Conosce tutto e tutti ed è questa la sua forza, non si ferma al campo ma di avere la conoscenza a 360 gradi di tutto quello che succede fuori».
ALLENATORE DELL’INTER – «Perché non c’è stato il modo, il momento e perché il mio percorso in quel momento lì era offuscato da allenatori più bravi. Io la mia carriera in Serie A l’ho fatta e non sono squadre di poco conto quelle che ho allenato in Serie A. Crotone, Palermo, Sampdoria, Cagliari se le ritengono squadre di poco conto si sbagliano. È stato un bellissimo viaggio».
