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Fernando dribbla la Juventus: «Sto benissimo alla Sampdoria»

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Fernando è la guida della manovra blucerchiata, ma fuori dal campo deve affidarsi ad un autista. Un paradosso per il centrocampista della Sampdoria, che ha la patente brasiliana, non ancora quella italiana: «Ora sto studiando per prenderla perché dipendere sempre da qualcuno è pesante», ha rivelato a Il Secolo XIX, spiegando poi che sua moglie l’ha lasciato a piedi nel giorno della festa del suo 24esimo compleanno perché doveva andare a Milano: «La festa la fanno loro, io sono qui a lavorare», ha scherzato Fernando, il quale poi ha raccontato che ha organizzato una cena in famiglia a base di piatti brasiliani.

 

Per la Sampdoria è un momento delicato, ma la stagione di Fernando è positiva: è quinto in Italia per palloni recuperati e tra i giocatori blucerchiati è quello che macina più chilometri a partita: «Sono felice perché questo è il mio lavoro, non è altro che ciò che devo fare: correre, disarmare l’avversario e far ripartire l’azione. Cerco sempre di farlo al meglio. Sono contento perché non è facile arrivare in un campionato difficile come quello italiano e inserirsi. Devo ancora crescere e migliorare ma credo di essermi inserito bene e abbastanza veloce. Vorrei migliorare il mio gioco di testa perché, non essendo alto, non ho mai avuto dimestichezza con le palle alte e oggi il calcio chiede a tutti, anche a quelli come me, di essere completi. E poi migliorare i passaggi lunghi per servire gli attaccanti».

 

L’Italia per Fernando è un sogno realizzato: «Quando c’è stata l’occasione della Samp non ci ho pensato un attimo», ha ribadito il brasiliano, che le voci di mercato accostano alla Juventus: «Io sono felice anche di questo perché come tutti i calciatori voglio sempre migliorarmi e cercare di inseguire obiettivi più grandi. Però ho firmato un contratto di 5 anni con la Samp e qui, a Genova, sto benissimo, come sta benissimo la mia famiglia. Vivere in Ucraina non m piaceva, mentre la Liguria, questo mare, sono tutto ciò che desideravo. Mi sono anche sposato qui a Natale. Ho un rapporto speciale con la città». Tra gli obiettivi c’è la Seleçao: «È per questo che lavoro ogni giorno (sorride). Sono venuto in Italia anche perché un campionato così ti mette molto più in mostra. Ho già avuto la soddisfazione di essere convocato, ora so che gli allenatori mi conoscono e spero di mettermi in vista. Questo mi motiva ogni giorno».

 

E, dunque, la maglia verdeoro passa dal lavoro con quella blucerchiata: «La partita col Frosinone era troppo importante, se loro vincevano ci avrebbero superato, noi abbiamo fatto benissimo come atteggiamento, come mentalità, ed è andata bene. Ora abbiamo un’altra finale a Verona. Loro sono in un momento di difficoltà ma io credo che se giocheremo come domenica abbiamo buone possibilità. La Samp è più forte della sua classifica, la qualità del gruppo è alta, se lo dice un brasiliano potete crederci…», ha dichiarato Fernando, che poi ha concluso parlando del giocatore che lo ha messo più in difficoltà finora in Italia: «Io dico che uno che si posiziona in modo da rendere difficilissimo marcarlo è Dybala. Ti sta sulla spalla e non sai mai come si muoverà. Di lui parlano tutti per i gol ma da avversario dico che la sua incidenza sull’azione avversaria è alta soprattutto a centrocampo».

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