Ferrero a TikiTaka: «Che emozione ospitare De Laurentiis! Guai a chi mi toglie "Okakone"» - Samp News 24
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2014

Ferrero a TikiTaka: «Che emozione ospitare De Laurentiis! Guai a chi mi toglie “Okakone”»

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Le ore dell’orologio scorrono veloce nella notte a cavallo tra lunedì e martedì, ma bisogna aspettare trenta minuti oltre la mezzanotte per vedere comparire Massimo Ferrero sugli schermi di “Tiki Taka”. «TikiTaka, TikiTaka, TikiTaka», così il presidente della Sampdoria, festante come al solito, al momento dell’ingresso in trasmissione.

Blazer scuro abbinato con cravatta e pantaloni rossi, Ferrero si accomoda al fianco di Melissa Satta e Antonella Mosetti e inizia il suo show. «Presidente, delusione per Cesena», lo incalza Pardo. «Mi faccia la seconda domanda», ironizza il patron blucerchiato, che poi continua «Sono molto arrabbiato per Cesena però adesso pensiamo al Napoli. La Samp è la mia passione però un pezzettino di braccia stanno a Roma. Cassano torna alla Samp? Basta, sempre le stesse cose, andiamo piano con Cassano, mai dire mai. E Okaka – che qualche minuto più tardi definirà “Okakone” – è in vendita? Manco se mi date 20 milioni di dollari, è mio e guai a chi me lo toglie».  

Spazio all’ironia, nei confronti di Walter Zenga, ex portiere blucerchiato presente in studio, e di Maurizio Zamparini. «E’uno fortunato (rivolto a Zenga, ndr), perchè si chiama Zenga e ha giocato con il mio mister», e Zenga gli ricorda che è andato a vedere la finale di Coppa dei Campioni della Sampdoria a Wembley per l’amicizia che lo lega a Vialli e Mancini. «Zamparini rosica perchè lui è un grande esperto e non ha vinto niente, io voglio rimanere inesperto ma voglio vincere qualcosa, vedremo a fine campionato. Questo voglio dire al signor Zamparini: Crozza non potrà farlo mai. Evviva Crozza – esclama il numero uno doriano con una parrucca in testa, tentando una contro-imitazione del celebre comico genovese – che imita i grandi italiani come il Papa, Renzi»

Pubblicità e si riparte parlando del next match della Sampdoria di lunedì prossimo, contro il Napoli di De Laurentiis: «Non vedo l’ora – dice Ferrero – Quella sera per me sarà una grande emozione incontrare Aurelio». E poi, con tono giocondo: «Lo accompagna lei? Allegria!», rivolto ad Auriemma, giornalista partenopeo, il quale replica: «Ci vediamo lunedì sera»

«Io sono presidente di me, sono il mio presidente e oggi ho l’onore di essere il presidente di una grande squadra, che regala i punti a quelli poveri come ieri. Sinisa ieri si è “incazzato” e c’ha ragione perchè non si possono fare tutti questi regali». «Lotito è il numero uno, se c’è un funerale vuole fare il morto, se c’è un matrimonio vuole fare lo sposo. Lasciatelo lavorare che è un grande lavoratore che ama il calcio, qualcosa sta facendo, io vi dico che lavora dalla mattina alle cinque fino a mezzanotte nel suo ufficiétto». Non appena Pardo torna sull’episodio-Thoir, Ferrero glissa: «Chi è Thoir? Siete antichi, andate avanti con queste domande. Se prendete un filmato fatto al Corriere dello Sport io saluto tutta la “Filipponia”»

Per chi non l’avesse ancora capito, Ferrero non vuole farsi scappare Mihajlovic: «Mihajlovic è mio, e me lo tengo stretto stretto». Auriemma lo pizzica («Deve stare attento che Mihajlovic la saluta») ma il presidente non ci sta: «Deve stare attento lei»

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