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Ferrero contro il VAR: «Si è perso il gusto di reclamare»

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Il presidente della Sampdoria commenta l’introduzione del VAR in Serie A, elogiando la figura dell’arbitro: e poi il chiaro riferimento alla trasferta di Udine

L’introduzione del VAR in Serie A non ha spento le polemiche per alcune valutazioni prese dagli arbitri, spesso denigrati nel corso della passata stagione. I dati, invece, dimostrano quanto la tecnologia stia aiutando, tramite l’utilizzo della velocità ridotta, nella comprensione degli episodi in campo. Malgrado l’innovazione, c’è chi, come Massimo Ferrero, rimpiange il calcio di altri tempi: «Nell’era di oggi il VAR ci sta bene, ma penso che si siano persi colore e tempo durante le partite. Per me è importante che l’arbitro rimanga, altrimenti si perde il gusto di reclamare o di dire che ha fatto bene. Sono cresciuto nei bar, dove si discuteva dal lunedì al venerdì, anche prima i risultati erano positivi. Io domenica ho preso tre rigori, tutti senza VAR, e c’erano tutti e tre. L’ultimo al 94′ si poteva evitare, ma l’arbitro ha fatto il suo dovere».

«Questa cosa dello schermo dura pochi secondi, molte volte l’arbitro prende la decisione senza andare a vederlo. Sono umani e cercano di non sbagliare, ma non sono in malafede. Parlandone male, invece, stiamo facendo l’errore di allontanare la gente dagli stadi». Il presidente della Sampdoria spende qualche parola anche su due ex come Patrik Schick e Vincenzo Montella: «Il ragazzo è sano, si allena e sapevamo tutti delle difficoltà che ha dovuto superare, ha saltato tre mesi di allenamenti in estate ed è normale possa risentirne. Quando la Roma lo ha acquistato aveva fatto due settimane da solo, adesso si sta allenando e credo che prestissimo lo vedremo in campo. Montella è un uomo coraggioso – conclude Ferrero a margine della presentazione del nuovo logo della FIGC, perché per mettere insieme tutti quei fenomeni ci vuole tanto coraggio».

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