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Gravina e il no alla Serie A in chiaro: «Ci sono due motivi»

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Gravina e l’idea di trasmettere la Serie A in chiaro: «La Lega ha detto no per due motivi»

Nonostante le porte chiuse fino al 3 aprile in tutti gli stadi d’Italia, la Serie A non potrà essere trasmessa in chiaro. Il presidente della FIGC Gabriele Gravina è intervenuto su Rai 1 durante la trasmissione Porta a Porta commentando i motivi che hanno portato ad escludere l’ipotesi: «La Lega ha detto no alle partite di Serie A in chiaro per due motivi: per un vincolo normativo e per rispetto di vincoli contrattuali già assunti. Senza dubbio l’idea di Spadafora, in un momento delicato come quello attuale, sarebbe stata una soluzione che avrebbe dato distensione sociale della quale abbiamo bisogno».

«Per Euro 2020 dobbiamo essere ottimisti. Ho visto testimonianze di uomini capaci di lanciare messaggi di speranza. Il calcio ha posto in primo piano la salute dei cittadini, come prescritto dalla Costituzione. Abbiamo posto in secondo piano la competizione e la sostenibilità economica, anche se stiamo soffrendo tantissimo. Abbiamo tante criticità», ha concluso il numero uno della Federazione.

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