Il pagellone di SN24 – Lorenzo De Silvestri

La storia di Lorenzo De Silvestri in blucerchiato inizia un po’ a sorpresa in una calda serata di luglio, precisamente il 16. E’ l’ex d.s. Pasquale Sensibile, con un vero e proprio blitz, a raggiungere l’accordo con la Fiorentina per il prestito del terzino classe ’88, ex della Lazio. Così Lollo raggiunge i nuovi compagni appena partiti per il nuovo ritiro di Bardonecchia.

Il suo acquisto serve a dare esperienza, corsa e sostanza alla corsia destra nel 4-3-3 scelto inizialmente dal neo tecnico del Doria Ciro Ferrara. Le prime indicazioni in amichevole sono positive ed il concorrente per il posto da titolare, Gaetano Berardi, appare indietro nelle gerarchie. Più si avvicina il debutto con il Milan, però, e più sopravanza l’idea del ribaltone: Ferrara vuole due terzini più bloccati in fase di copertura e se a sinistra Costa non ha rivali, a destra Berardi, all’esordio in serie A, viene preferito al coetaneo De Silvestri.
La clamorosa vittoria a San Siro contro i rossoneri e le successive cinque partite danno la convinzione al tecnico napoletano di aver fatto tutte le scelte giuste e l’esordio di Lollo giunge, soltanto, al minuto 70 di Sampdoria-Napoli 0-1 del 30 settembre: 20 minuti senza incidere. Altro spezzone a Parma dove, a causa dell’infortunio di Berardi, il numero 19 ne prende il posto, fino all’esordio da titolare contro il Cagliari dove arriva l’ennesima sconfitta. A Milano contro l’Inter è ancora l’infortunio di Berardi, causato da Pereira, a spalancare le porte del campo a De Silvestri che così acquista un po’ di continuità, ma le prestazioni non sono mai brillanti: fa fatica a digerire la difesa a 4 da terzino bloccato senza poter esprimere la sua progressione e curando solo la fase difensiva. Così arriva la disastrosa prova contro l’Atalanta che ne segna il punto più basso dell’esperienza blucerchiata, tanto che dalla successiva trasferta a Palermo e per i match seguenti gli viene preferito addirittura l’esordiente Shkodran Mustafi.
Ma le cose per De Silvestri stanno per cambiare. Il ribaltone sulla panchina blucerchiata gli regala nuove opportunità: arriva il suo mentore Delio Rossi che lo aveva fatto esordire in serie A sei anni prima. Dopo due panchine, è nella partita con il Milan che inizia la risalita di Lollo: una buona prestazione e nuova sicurezza nei propri mezzi. Ma il bello deve ancora venire. Appena Rossi cambia modulo, passando al 3-5-2, Lollo esplode realizzando una prestazione monstre contro il Pescara: avendo tutta la fascia a disposizone la sua progressione ed il suo passo si fanno valere. Da quel momento è un crescendo continuo di buone prove in cui la locomotiva blucerchiata macina chilometri ed avversari. La stagione sta per volgere al termine non senza soddisfazioni. Infatti, arriva il sigillo che tanto cercava dopo i continui miglioramenti negli inserimenti offensivi. E’ nella sera dell’8 maggio, in una partita surreale, a realizzare con uno stacco poderoso la rete del vantaggio blucerchiato contro il Catania: è il goal che vale la matematica salvezza.
Dopo dieci giorni Lollo si ripeterà inzuccando ed impallinando Storari nel 3-2 contro la Juve.

La sua stagione dunque, è stata alterna, troppo male nella prima parte, benissimo nella seconda, finendo in netto crescendo. Le sue prestazioni fanno ben sperare per il futuro anche se è in ballo il riscatto dalla viola per una cifra vicina ai 4 milioni di euro.
Magari si riuscirà ad ottenere uno sconto perchè Lollo, ragazzo genuino e grande professionista, a questa maglia si è attaccato.
Noi gli auguriamo di rivederlo con il blucerchiato addosso, per la sua e la nostra gioia.

Voto: 6,5 che è la media del 5,5 dell’andata e del 7 del ritorno, con mezzo voto in più perchè ha finito nettamente in crescendo realizzando due reti decisive in 1900 minuti complessivi giocati.