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Italia, Hart ricorda il cucchiaio di Pirlo: «Un giocatore così forte capisce il ritmo e lo ha piazzato al centro»

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L’ex portiere dell’Inghilterra Joe Hart ha parlato dello scavetto subito da Pirlo nel match contro l’Italia: le sue parole


Joe Hart
era il portiere dell’Inghilterra per diversi anni ed ha trascorso un anno della sua carriera in Italia. Più precisamente a Torino dove ha trascorso la stagione 2016/17 disputando 36 partite in campionato ed incassando 62 gol.

Un altro dei ricordi più vividi impressi nella mente dell’estremo difensore che riguarda l’Italia è lo scavetto messo a segno da Pirlo durante i quarti di finale dell’Europeo del 2012. Tale ricordo è rimasto indelebile nella mente del portiere d’oltremanica che ha affermato le seguenti parole nella propria disamina ai microfoni della BBC. Ecco le sue parole:

«Qualcuno potrebbe temere la prospettiva dei calci di rigore a Euro 2024, ma io li apprezzo fin da quando ero bambino. Ogni volta che un torneo raggiunge la fase a eliminazione diretta, non posso fare a meno di emozionarmi per la possibilità di vederne uno. Sono un modo fantastico per finire una partita. Nonostante questa mentalità e tutte le informazioni che ci sono sui portieri, i portieri continuano a giocare contro giocatori che possono fare praticamente quello che vogliono. Lo ha dimostrato il rigore di Panenka che Andrea Pirlo ha segnato contro di me per l’Italia nei quarti di finale di Euro 2012. Se ne parla tanto e ho pensato che fosse un rigore eccezionale, un momento di qualità e di classe. Ovviamente mi sarebbe piaciuto restare lì, abbassare il torace e rispedirglielo indietro, ma lui sapeva esattamente cosa avrei fatto. Pirlo è un giocatore fluido, che segue ciò che sente. Non credo nemmeno che saprebbe cosa ha fatto prima dal dischetto. Lui aveva semplicemente orchestrato l’intera partita, ma anch’io avevo giocato bene e mi trovavo in un momento in cui era difficile battermi. Ero molto fiducioso. Il suo rigore favorito è andato come sono andato io, e avevo pensato che se volevo parare questo, andrò duro. Così ho fatto, ma Pirlo ha capito quanto fossi carico. Un giocatore così forte capisce il ritmo del calcio e lo ha piazzato al centro».

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