Kutuzov: «Sampdoria più preparata, Parma affamato di punti»
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Kutuzov: «Sampdoria più preparata, Parma affamato di punti»

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Vitali Kutuzov, doppio ex del match Parma Sampdoria, fa il punto sulla squadra di Claudio Ranieri in vista della 19esima giornata di Serie A

Vitali Kutuzov, doppio ex della sfida tra Parma e Sampdoria, ha presentato il match sulle pagine del Secolo XIX.

TIFO – «Nella Sampdoria ho fatto due stagioni complete, mentre la mia esperienza a Parma è durata un po’ meno. Sono stato in due società importanti per cui da sportivo non farò il tifo per nessuna delle due. Spero che finisca 1-1».

SFIDA – «La Sampdoria forse arriva più preparata, ma il Parma ha bisogno di punti per salvarsi. Peccato che non ci sia il pubblico. Sia la tifoseria gialloblù che quella blucerchiata sono sempre state un valore aggiunto».

SALVEZZA – «La Sampdoria prima di tutto deve salvarsi, un club come quello blucerchiato deve rimanere sempre in A. Poi, se verrà qualcosa di più, tanto di guadagnato. La squadra è in crescita, ma non credo che sia pronta per andare in Europa già quest’anno. Col Covid, però, può succedere di tutto»

PARMA – «Penso si salverà e da ex me lo auguro perché Parma è una piazza importante»

PARAGONI – «La Sampdoria di Novellino stagione 2004/05 era di un ottimo livello. Ho avuto la fortuna di vivere quell’esperienza e per me è stato incredibile trovare spazio in quella squadra. I tempi sono cambiati, come valori più o meno siamo lì. Forse la squadra del 2005 era composta da giocatori più esperti di quella attuale: Falcone, Castellini, Antonioli. Io ero uno dei pochi giovani insieme ad Angelo Palombo».

RICORDO ALLA SAMPDORIA – «Il più bel gol? A Marassi contro il Treviso, feci una rete in semirovesciata, ma fu bello anche quello che segnai al Chievo in spaccata dopo un lancio lungo».

RANIERI A PARMA – «Lui sapeva che avevo problemi fisici. Dopo una partita di coppa Uefa col Braga ricordo che mi mise la mano sopra la schiena e mi disse: “Vitali su sei un grande giocatore”. Dopo quelle parole, mi sembrava di volare. Anche da questo si capisce la forza di un allenatore, da come riesce a caricarti. Con lui riuscimmo a salvarci».

ATTACCANTI – «È sempre difficile fare paragoni. Ogni calciatore è come un pittore. Ognuno ha il suo stile. A me piace lo stile di Quagliarella. Io giocavo un po’ come lui, ma Fabio fa più gol».

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