2013

L’ex Iachini:«Sabato prossimo giocherò il mio derby personale»

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Giuseppe Iachini l’anno scorso alla guida della Sampdoria compì una vera e propria impresa, portando i blucerchiati prima ai playoff e poi in Serie A, dopo una cavalcata incredibile.

Anche quest’anno, nell’ultima parte di campionato, è chiamato a compiere un’altra impresa, quasi un miracolo, salvare il Siena dalla retrocessione.
Ci sono ancora nove partite di campionato, ma molto, se non tutto, dipenderà dalla prossima sfida contro il Genoa; una vittoria significherebbe il sorpasso sui rivali e il quart’ultimo posto in classifica.

Questa mattina sulle pagine di Tuttosport si può leggere un’intervista rilasciata dal tecnico dei toscani ai microfoni del quotidiano, in cui parla inevitabilmente del match di Marassi, autentico crocevia per le sorti dei bianconeri:«Ho sentito dire che il Siena sarebbe retrocesso con largo anticipo, mollando molto prima della fine del campionato. Chi lo diceva, evidentemente non mi conosce. Ci sono ancora tanti punti da fare e partite da giocare: può succedere di tutto ma è chiaro che alle squadre a 35 punti basta davvero poco».

Iachini arrivò a Siena il 17 dicembre 2012, dopo la 17.a giornata di campionato; la sua squadra era all’ultimo posto, la penalizzazione di sei punti ha influito molto, ma nonostante tutto il tecnico marchigiano ha dato una svolta al campionato del Siena. Nel mercato di gennaio la società ha deciso di privarsi di giocatori molto importanti per una squadra che lotta per la salvezza, ma anche questa defiance è stata superata: «C’è stata una situazione un po’ particolare in cui ci siamo trovati abbiamo dovuto vendere i giocatori che piacevano ad altri club incassando a gennaio 21 milioni. Alcuni elementi non erano alla nostra portata mentre altri non volevano venire perché pensavano fossimo già retrocessi. Allora abbiamo deciso di puntare su gente a costo zero e poco conosciuta, ma devo dire che la società è stata molto abile nella scelta e io ho cercato di dare il mio contributo con l’allenamento e il lavoro in settimana».

Con Iachini la squadra sembra aver trovato una propria identità, una quadratura che prima mancava, ma anche quella sicurezza nei propri mezzi che permette di affrontare gli avversari senza nessuna paura, che si tratti di una “big” o di una meno quotata: «Il segreto della squadra? La vittoria contro il Palermo è stata importante, fondamentale. Il lavoro in settimana paga sempre ma in questo caso c’entra molto anche la componente psicologica. E’ tornato un po’ di entusiasmo perché adesso abbiamo la speranza di poter salvarci anche se sappiamo che sarà molto dura. Anche perché spesso ci si dimentica che la mia squadra parte da una penalizzazione di sei punti. Non conosco bene la situazione delle altre ma vorrei che la giustizia fosse uguale per tutti».
Come detto in precedenza Iachini tornerà sul prato del “Ferraris” e di fronte avrà il Genoa, che tanto avrebbe voluto affrontare con la Sampdoria.
Così come per il Siena anche per i rossoblù sarà una partita delicata e importante allo stesso momento; una sfida tiratissima, ricca di tensione e “paura” che potrebbe giocare brutti scherzi: «Che accoglienza mi aspetto a Marassi? Sarà il mio derby ma, soprattutto, sarà una partita fondamentale per il Siena. Guardando la classifica risulta chiaro che dietro i giochi sono ancora aperti e contro il Genoa voglio dimostrare che il Siena è vivo e pronto a lottare fino all’ultima giornata. So bene che a Marassi non riceverò un’accoglienza cordiale ma in passato ho solo fatto il mio dovere, ricevendo unicamente insulti per essermi comportato come un professionista serio. In più tifo Sampdoria, la squadra che ho riportato in A».

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