La perfezione di un cambio

Cambio Cambio Cambio di Mentalità
datemi datemi datemi un’altra identità

Così cantavano i Negrita e così, alla fine del primo tempo, gridava anche la Sampdoria. La Roma targata Andreazzoli non è mai sembrata irresistibile, d’altro canto però il Doria non è mai riuscito a pungere, con un Icardi troppo solo appoggiato da un impalpabile Soriano. Un vero peccato, vista la lentezza a ritornare in posizione in fase di copertura dei giallorossi. Così alla fine del primo tempo si è manifestata in maniera oltremodo evidente la necessità di cambiare qualcosa e qualcuno. Perché non prenderle ci sta, ma ora più che mai c’è bisogno di fare punti. Quindi nuovo modulo e cambio di giocatore: entra quel Gianluca Sansone tanto cercato nel mercato di gennaio e altrettanto bistrattato dai più.

«Panchinaro da serie B», «Scarto del Toro», «Giocatore da retrocessione». Ne  manca qualcuna? Gianluca scende in campo in punta di piedi così come si era presentato a Bogliasco, rilevando il posto di chi, forse, dopo aver segnato al Gamper e aver firmato il rinnovo del contratto, sta dormendo sugli allori. Non ci vuole molto perché Gianluca «Scarto del Toro» Sansone, faccia pentire amaramente chi l’ha giudicato senza averlo neanche visto giocare con attenzione. L’attaccante lucano esordisce così in blucerchiato con due assist e un goal su punizione alla Maniche, alla Signori, alla Chiesa, i paragoni si sono già fin troppo sprecati. 

Cambio di modulo, cambio di giocatori, cambio di atteggiamento: Delio Rossi in meno di due mesi ha trasformato questi calciatori in veri e propri musicisti, che seguono alla perfezione le indicazioni del direttore d’orchestra in panchina. Non sempre sinfonie, alle volte bisogna passare per sonorità più ruvide per arrivare al risultato. Lo spettacolo andato in scena oggi al Ferraris non è stata certo la partita più bella della stagione, dal punto di vista tecnico. Ma per emozioni e colpi di scena, sembrava di assistere a un concerto di Tchaikovsky.