LAVAGNA TATTICA - L'importanza di Ekdal nel primo gol
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LAVAGNA TATTICA – L’importanza di Ekdal nel primo gol

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Nel primo gol della Sampdoria contro l’Udinese, è decisivo il movimento di Ekdal. L’inserimento dello svedese non viene letto dagli avversari

Nelle gare col 4-4-2, la Sampdoria ha spesso palesato enormi problemi nella rifinitura e nella risalita. Il centro era costantemente svuotato, con i giocatori troppo distanti tra loro e le punte abbandonate a sé stesse. Si vedevano tanti lanci lunghi proprio perché mancavano soluzioni di passaggio.

 

Al contrario, nel primo gol contro l’Udinese, la Sampdoria ha fatto vedere un ottimo movimento senza palla, con inserimenti e smarcamenti che hanno preso in controtempo le fila rivali. E’ vero che Thorsby mette una bellissima palla, ma i compagni sono bravi a creare i presupposti per un’occasione pericolosa. Depaoli (l’ala destra) è dentro l’area e tiene impegnato Samir, mentre il movimento di Bonazzoli a venire incontro ha portato fuori posizione Troost-Ekong (che dopo essersi staccato sta tornando al centro dell’area).

Di conseguenza, nessuno è abbastanza tempestivo per seguire l’eccellente inserimento di Ekdal, che si sgancia in avanti buttandosi in area. Dalla sua sponda per Quagliarella, la Sampdoria trova poi il gol. Insomma, il movimento dello svedese è decisivo nel generare vantaggi, con i blucerchiati che occupano bene l’area.

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