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Linetty si redime: «Meno gialli, più gol». E protesta con gli arbitri

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Linetty sveste i panni del cattivo: «Penso che gli arbitri mi abbiano puntato. Ora meno ammonizioni e più reti»

La sua presenza in campo è spesso fondamentale per la Sampdoria e indispensabile per il tecnico doriano Marco Giampaolo, che da quando lo ha conosciuto lo ha messo nel suo centrocampo a tre senza praticamente mai togliergli i galloni da titolare. Stiamo parlando di Karol Linetty, ormai alla sua terza stagione con la maglia della Sampdoria, uno dei centrocampisti che ha giocato più partite in stagione. Non tutte, perché – oltre a qualche panchina – sono arrivate un paio di squalifiche per somma di gialli, uno dei marchi di fabbrica del mediano polacco, il più ammonito del campionato: «Non è vero – precisa lui subito –, con 10 ammonizioni ci sono anche due della Spal (Schiattarella e Felipe, ndr) e Rincon».

In ogni caso, dieci ammonizioni sono tante. Specialmente se, stando ai numeri, il giallo arriva ogni 3,7 interventi: «Sono condannato dai numeri, allora. Qualcuno lo deve pure essere il più cattivo. Cattivo davvero? Ma no. Fuori dal campo assolutamente no. Dentro direi il giusto. Però la verità è che almeno un paio di quelle 10 ammonizioni non me le sono meritate. La prima che mi viene in mente è a Bergamo all’andata. E la mia sensazione – ammette il centrocampista a Il Secolo XIXè che ormai gli arbitri mi abbiano un po’ puntato. Magari perché si lasciano un po’ condizionare dalle statistiche. La realtà è che ultimamente al primo fallo che commetto vengono subito a redarguirmi, “Linetty attento…”. Mah».

Resta il fatto che le ammonizioni prese siano troppe. Da quando è arrivato a Genova, infatti, sono già quattro le giornate di squalifica rimediate per somma di gialli, contro una sola rimediata in tutta la carriera precedente in Polonia. Linetty si difende: «Sì, dieci sono tante. Eppure il campionato polacco è molto più fisico della Serie A, ci sono più contrasti. Qui predomina la tattica, ma gli arbitri hanno un metro di giudizio più severo. Giampaolo no, non mi ha ancora detto niente per tutti questi gialli, nello spogliatoio invece me lo ricordano abbastanza di frequente… mi prendono un po’ in giro su questa cosa».

Peraltro il polacco dovrebbe ricordarsi bene che all’andata saltò proprio il derby per squalifica: «Sì, sì, lo so. Per quello di ritorno sarò a disposizione. Mancano ancora cinque partite al derby. Alla prossima squalifica invece quattro ammonizioni, ma in queste cinque gare ne prenderò al massimo una». Se riuscisse anche a fare qualche gol in più, i tifosi sarebbero felici: «Mi manca un po’ il gol. Per un calciatore segnare è sempre bello, porta autostima. Però anche noi centrocampisti giochiamo vicini alla porta avversaria. E secondo me da qui alla fine avremo ancora delle occasioni». A proposito di gol dei centrocampisti, l’Atalanta ne ha segnati ben 21 contro i solo 3 della Samp. Lavorare con Gasperini potrebbe essere interessante per il polacco, che mantiene però un perfetto aplomb nella risposta, secca e sincera: « Mi tengo Giampaolo».

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