Marco Lanna: «Roma? Sembra che possa essersi rotto qualcosa. La Samp deve cercare di approfittarne» - Samp News 24
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2015

Marco Lanna: «Roma? Sembra che possa essersi rotto qualcosa. La Samp deve cercare di approfittarne»

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Lunga intervista quella rilasciata da Marco Lanna al sito internet repubblica.it dove il doppio ex si sofferma sull’importante sfida di lunedì sera che vedrà affrontarsi le due squadre dove ha passato la maggior parte degli anni della sua carriera calcistica, rispettivamente 7 alla Sampdoria e 4 alla Roma. L’ex difensore però non ha dubbi su quale sarà la formazione che sosterrà nel prossimo match di campionato: «Seguo i giallorossi sempre con simpatia, ma il cuore batterà da una sola parte». 

Lanna non considera impossibile una grande gara nella capitale nonostante la qualità che la formazione giallorossa metterà in campo nel posticipo, infatti alla domanda sulla possibilità che la Sampdoria possa uscire indenne dall’Olimpico il noto tifoso blucerchiato risponde: «Più di una. Per me è una gara dal pronostico aperto. Preciso: la Roma ad inizio campionato era fortissima, se trova una giornata a quei livelli, non c’è scampo per nessuno. Ma ora pare avere molti problemi. Qualche alibi d’accordo, la perdita di due pedine fondamentali come Castan e Strootman, la cessione di Benatia, i colpi a vuoto di Totti e soprattutto De Rossi, l’assenza di Gervinho, ma sembra che possa essersi rotto qualcosa. La Samp deve cercare di approfittarne». 

Per ripetere l’impresa che non troppo tempo fa avvicinò il Doria ai preliminari di Champions League l’intervistato ha le idee chiarissime su quale modulo dovrà proporre la squadra con la quale vinse lo scudetto: «Sfrontato, come usa fare Mihajlovic. Io confermerei il tridente, perché con tre punte tieni bassi i loro due esterni difensivi, che spingono molto, metti apprensione a due centrali che non valgono quelli dell’anno scorso e puoi trovare spazi invitanti dentro la loro retroguardia». Meno sicuro appare invece sul ballotaggio Muriel-Okaka, dove a precisa domanda sugli interpreti d’attacco risponde con un: «Due intoccabili, Eder, sempre più forte, ed Eto’o, che sta diventando il faro della squadra. Difficile dire invece chi fra Muriel ed Okaka. Hanno caratteristiche diverse, dipende da come vuole impostare la partita Sinisa. Muriel è veloce, può andare a nozze in contropiede. Okaka fa salire di più la squadra. Sono comunque due soluzioni valide». 

In Eto’o l’ex difensore vede un punto di riferimento, un vero esempio in campo e si rispecchia nel pensiero dei tifosi che già sono stregati dalla qualità mostrata dal nuovo numero 99 blucerchiato, senzà però dimenticare altre pedine che ben stanno figurando nella attuale stagione blucerchiata: «Gli altri non vanno sottovalutati, perché la Samp ora ha anche tanta qualità, con giocatori come De Silvestri, Silvestre, Obiang e Romagnoli che a me piacciono molto. Però li capisco: Eto’o può fare la differenza non solo per la singola giocata, ma per la forza che può dare all’intero gruppo, ai compagni più giovani. Chi ha carisma riesce a trasmetterlo. E tutta la squadra ne guadagna». Molta personalità in più con i nuovi inserimenti offensivi arrivati nel mercato di gennaio che però non vanno assolutamente ad influire sulla importanza che ricopre ancora  Mihajlovic all’interno della squadra: «In questa Samp si vede ancora molto la sua mano, è tignosa, non fa giocare l’avversario, non si dà mai per vinta. Sinisa ha fatto un lavoro straordinario sul piano del carattere e dell’organizzazione. Diciamo che alla sua insalata ora è stato aggiunto un po’ di pepe, il gusto che possono dare i colpi risolutivi di Eto’o, Muriel o Eder». 


Nel finale torna a parlare dei ruoli della formazione a lui più cari, quelli difensivi. Lo fa esaltando il campionato fin qui svolto dai due nuovi centrali blucerchiati: «Dipendesse da me, a prescindere dai costi, li terrei stretti. Silvestre ha una dote, sbaglia 
pochissimo. Prenderà pochi 7 in pagella, ma non va mai sotto il 6. E per un marcatore è fondamentale. Romagnoli è incredibile: debutta come un veterano nel derby, gioca come un trentenne. Ora lo si nota meno, perché ci siamo fatti l’occhio. Ma se penso che ha vent’anni».

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